Dopo la decisione del Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, di abbandonare la convenzione di Istanbul, la risoluzione internazionale che tutela le donne contro ogni forma di violenza di genere, si sono susseguite una serie di proteste e flashmob in ogni parte del mondo e ieri anche le donne turche si sono presentate nei pressi di piazza Taksim, proprio ad Istanbul, per far sentire la propria voce.

La convenzione di Istanbul

Il trattato risale all’11 maggio 2011 quando, a Istanbul, il Consiglio d’Europa ne aprì la firma ai paesi aderenti, tra i quali la Turchia fu la prima a ratificare la convenzione il 12 marzo 2012.

L’obiettivo del Consiglio d’Europa era quello di creare un grande strumento internazionale, che permettesse di avere un quadro giuridico per proteggere le donne da qualsiasi forma di violenza e discriminazione.

L’uscita della Turchia

Lo scorso 20 marzo il Presidente turco Erdogan aveva ratificato un decreto che prevedeva l’uscita dello stato anatolico dalla Convenzione di Istanbul, senza la consultazione del parlamento né delle parti sociali interessate, spinto dalle pressioni delle frangie più conservatrici della società turca, convinte che la convenzione rappresentasse l’ennesimo affronto alla famiglia tradizionale e ai suoi valori.

Questo atto va inquadrato nell’ampio progetto di consolidamento di potere che il Presidente turco sta da anni portando avanti. Strizzando l’occhio alla componente più integralista del paese, Erdogan, intende apparire come il nuovo protettore della legge islamica al popolo turco e al mondo musulmano, per imporsi come leader dell’area mediorientale.

Se il governo da un lato ha deciso di abbandonare la convenzione di Istanbul, dall’altro, le donne turche non sembrano disposte a compromessi, né vogliono perdere i diritti duramente conquistati.

Da ogni parte del paese si sono unite, nella giornata di ieri, in un coro di libertà e di sfida nei confronti delle istituzioni, innalzando striscioni che citavano “Non abbandoniamo la Convenzione di Istanbul, per noi non è finita”.

Tutto il mondo si sta stringendo attorno alle donne della Turchia, ma una cosa è certa, loro non si arrenderanno facilmente.


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Franco Ferrari