Il 14 luglio 1963 Calimero entra, per la prima volta, nelle case degli italiani. La sua prima apparizione avviene in Carosello come protagonista della pubblicità per un detersivo. Nel nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia un personaggio che, di generazione in generazione, è diventato un cult.
Calimero, il personaggio cult della televisione per bambini
Se Carosello fu il trampolino di lancio di Calimero, ben presto il pulcino animato divenne talmente noto da staccarsi dall’altrettanto famoso contenitore della Rai, diventando un cartone animato autonomo. I diritti d’autore sulla creazione di Calimero appartengono ai fratelli Nino e Toni Pagot, mentre Ignazio Colnaghi contribuì a diverse sceneggiature e fu la voce italiana del personaggio. Tuttavia, sulla paternità dei disegni di Calimero, in seguito, ci fu una disputa; il fumettista Carlo Peroni, all’epoca collaboratore dei fratelli Pagot, rivendicò la paternità sul personaggio dichiarando che, Calimero, fosse nato da una sua idea. In origine, il pulcino animato era un personaggio nato per pubblicizzare la storica azienda Mira Lanza, produttrice di saponi e detersivi. Il nome Calimero, poi, deriverebbe dalla chiesa in cui si sposò Nino Pagot; San Calimero, a Milano. Stesso discorso per l’ambientazione rurale, ispirata alle campagne venete luoghi cari all’autore.
La piccola trama degli spazi pubblicitari inseriti in Carosello, aveva la funzione di rendere fruibile il prodotto che si presentava ma anche di intrattenere. Nella storica pubblicità, Calimero è il figlio di Cesira, una gallina veneta, e di Gallettoni, un gallo nero e all’apparenza burbero. Nella fattoria Calimero affronterà molte disavventure, dove non sempre il bene avrà la meglio; tutto questo, a causa del suo status di brutto anatroccolo, diverso dalla nidiata di fratellini bianchi. Nella breve trama tratta dalla puntata di Carosello l’olandesina lo salva e lo lava, dimostrando che non è realmente nero ma solo sporco. La notorietà di Calimero diverrà talmente elevata fra gli anni ’60 e ’70 tanto da staccarsi dallo spot pubblicitario, procedendo verso una propria autonomia. A differenza della trama di Carosello, manterrà la sua caratteristica di pulcino nero proprio come suo tratto distintivo.
Immaginario comune ed evoluzione del personaggio
La popolarità di Calimero raggiunse vette talmente elevate tanto che, la sua presenza, entrò addirittura nel lessico collettivo; sia il nome del personaggio, sia alcune frasi abituali dello stesso:
“Eh, che maniere! Qui fanno sempre così, perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero… è un’ingiustizia però“..
Nell’immaginario comune, Calimero rappresenta il brutto anatroccolo, addirittura allontanato e giudicato per questa sua peculiare caratteristica fisica. A tal proposito, nel tempo è stato aspramente criticato per l’utilizzo di toni quasi razzisti e per la presa in giro del regionalismo veneto, personificato da Cesira. Il mondo di Calimero non è completamente ostile; seppur popolato da personaggi facilmente riscontrabili nella vita quotidiana, come l’astuto papero Piero o il presuntuoso e saccente professor Gufo Saggio, è anche popolato da personaggi positivi come la fidanzata Priscilla e l’amico Valeriano, nella versione successiva a Carosello. Calimero è diventato un cult, di generazione in generazione, proprio perché personifica la normalità della vita quotidiana; ostacoli e peripezie che ogni persona sperimenta nel suo vissuto. Il pulcino nero più famoso della televisione italiana rappresenta, infatti, le disavventure e le discriminazioni che ogni persona, almeno una volta nella vita, ha sicuramente vissuto.
Calimero, un volume per raccontarne la storia: il simbolo dell’eroe e dell’antieroe
Ogni avventura si contraddistingue da un’insegnamento che, tuttavia, non vuol essere moralistico, ma leggero, seppur sempre presente. Nel 2013, anno del cinquantesimo anniversario della comparsa di Calimero, appare un volume edito Silvana che ne racconta, per la prima volta, la storia. Un pulcino nero che nella sua infinita tenerezza è diventato un simbolo dell’eroe e dell’antieroe, al contempo. Un amico fedele, un personaggio che sperimenta gioie, dolori, e disavventure. Il volume ripercorre i 50 anni di storia del personaggio; dagli anni di Carosello alla trasformazione dovuta alla serie televisiva, alla fama raggiunta in Giappone fino alle comparse recenti. La storia di Calimero è documentata anche da alcuni oggetti e tavole originali provenienti, direttamente, dall’archivio di Pagot.
Stella Grillo
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