I casi di Covid continuano ad aumentare in numerosi Paesi europei. La Spagna registra 44 mila nuovi casi ma numeri preoccupanti riguardano anche l’Olanda. Interviene quindi il Ministero degli esteri con una nota che non lascia spazio a dubbi: «Ogni spostamento comporta rischi sanitari. Meglio pianificare un’assicurazione sanitaria che copra i rischi connessi al virus». Così, al netto del green pass e delle vaccinazioni, la variante Delta continua la sua galoppata in Europa dove contagi e chiusure crescono.
In questo scenario, con la stagione turistica al suo apice, e di fronte ai molti connazionali bloccati all’estero per questioni legate al Covid (come gli studenti italiani in Grecia), la Farnesina invita alla cautela e ricorda che per l’arrivo o il rientro nel nostro Paese dall’estero, è necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico. Il Ministero rammenta quindi che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo.
Quarantena all’estero e assicurazione anti Covid
In questo caso quindi – prosegue la Farnesina – non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e «si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova». Tali procedure variano in base alle normative locali e interessano anche i cosiddetti «contatti» del soggetto positivo, anch’essi sottoposti a quarantena». Pertanto, il ministero raccomanda «di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero». Almeno per quest’anno, quindi, la Farnesina sconsiglia i viaggi all’estero favorendo le destinazioni italiane.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità
Chiede viaggi cauti anche l’Organizzazione mondiale della sanità che, nel bollettino relativo al periodo 5-11 luglio, evidenzia come siano ormai 111 i Paesi che hanno rilevato la presenza di variante Delta, identificata per la prima volta in India, 15 in più rispetto alla settimana precedente. L’ente prevede quindi che la sua presenza continuerà ad aumentare, e che diventerà la variante dominante a livello globale nei prossimi mesi. L’OMS ritiene «probabile che la maggiore trasmissibilità associata a questa variante si traduca in aumento dell’incidenza dei casi Covid e maggiore pressione sui sistemi sanitari, in particolare in contesti di bassa copertura vaccinale». Da qui un monito sulla cautela necessaria negli spostamenti in tempi di vacanze.
di Serena Reda