Una scossa di terremoto di magnitudo 7 ha colpito il sud est del Messico, alle porte della località turistica di Acapulco, provocando almeno una vittima. Il sisma, secondo l’Istituto geofisico statunitense (Usgs), è stato registrato quattro km a est di Los àrganos de San Agustín (sudest), nello Stato di Guerrero, a una profondità di 12,6 km. Revocato l’allarme di un possibile tsunami sulla costa pacifica di Guerrero. Dalle prime immagini ci sono state frane e danni agli edifici, la violenta magnitudo ha scosso le colline intorno alla città abbattendo alberi e lanciando grandi massi sulle strade. L’uomo deceduto a Coyuca de Benítez, una cittadina a ovest di Acapulco, è rimasto schiacciato dalla caduta di un palo. A darne conferma è stato il governatore dello stato Héctor Astudillo Flores, intervistato dalla televisione locale.
Acapulco si trova a circa 320 Km di distanza da Città del Messico dove, nel quartiere centrale di Roma Sur, i palazzi hanno tremato e le luci si sono spente costringendo i residenti – spaventati – a precipitarsi all’aperto indossando poco più del pigiama. I residenti si sono accalcati insieme sotto la pioggia, tenendo in braccio bambini piccoli o animali domestici. “È stato terribile, ricorda il terremoto del 1985”, ha dichiarato Yesmin Rizk, un 70enne residente a Roma Sur. L’azienda elettrica statale messicana, la Comisión Federal de Electricidad, ha dichiarato che la fornitura di energia interrotta a causa del terremoto ha riguardato 1,6 milioni di utenti tra Città del Messico, nell’adiacente Stato del Messico e negli stati di Guerrero, Morelos e Oaxaca.