Filippo sarebbe il responsabile dell’omicidio di sua moglie Ada Rotini, secondo quanto riporta la fonte TPI. Il 47enne avrebbe accoltellato mortalmente la donna una decina di volte il giorno della firma della separazione. Ada sarebbe stata quasi sgozzata L’episodio è avvenuto a Bronte lo scorso 8 settembre. Meno di un anno fa, Ada aveva denunciato il marito per maltrattamenti. Il giorno della morte, la 46enne si era recata a casa di Filippo per prendere alcuni oggetti che aveva lì lasciato. Ada era accompagnata da un anziano di 91 anni che lei assisteva.
Bronte, dovevano firmare la separazione consensuale
Dopo aver preso i suoi effetti personali, la donna avrebbe dovuto recarsi in comune per l’udienza di separazione consensuale. Una volta notatala, l’uomo si sarebbe scagliato su di lei aggredendola con dieci coltellate. In seguito, il 47enne avrebbe tentato il suicidio con la medesima arma utilizzata per uccidere la moglie. Inutili i tentativi da parte del 91enne che era con lei di salvarla. Anche l’anziano è stato ferito al braccio mentre cercava di frapporsi tra i due.
Ada aveva già denunciato Filippo
Il 91enne che ha assistito all’assassinio della donna ha affermato, tramite alcune dichiarazioni riportate da Repubblica: “L’uomo continuava a sferrare decine di coltellate nonostante le urla mie e della sorella di Ada”. Lo scorso dicembre, la vittima aveva già denunciato il marito a seguito dell’ennesima lite scoppiata tra i due a distanza di quattro mesi dal loro matrimonio. L’inchiesta della procura sulle accuse di “maltrattamenti in famiglia” non sembra tuttavia aver avuto sviluppi.
Aveva lasciato una comunità protetta
Ada aveva lasciato la comunità protetta in cui si trovava dopo l’episodio sopra esplicato. Aveva infine deciso di trasferirisi a Noto. Quanto a Filippo, dopo aver tentato di togliersi la vita, è stato trasferito in elisoccorso presso l’ospedale Cannizzaro di Catania dove si trova attualmente. Aveva cercato di uccidersi con lo stesso coltello con cui ha posto fine alla vita di Ada. Angela Prestianni, assessore comunale al Diritto alla salute, ha dichiarato: “Una donna non può essere ammazzata in questo modo quando decide di abbandonare un uomo”.
Angela Prestianni ha poi continuato: “Le donne non hanno vicino le istituzioni, purtroppo. Denunciano, ma gli uomini continuano ad avvicinarsi a loro in modo pericoloso”. La comunità di Bronte risulta essere sotto choc per quanto avvenuto ad Ada. Sembra che Filippo non si fosse mai rassegnato alla fine del matrimonio. Come informa il Giornale di Sicilia, il matrimonio tra Ada e Filippo era stato celebrato ad agosto 2020, per poi terminare pochi mesi dopo. La violenta aggressione è avvenuta dinanzi alla casa in cui i due un tempo abitavano insieme.