Oltre ad essere stati grandi calciatori, nello specifico attaccanti di razza, che cos’hanno in comune Andrij Shevchenko, Luca Toni, Francesco Totti, Alessandro Del Piero e David Trezeguet? Hanno tutti vinto, almeno una volta in carriera, la classifica cannonieri del campionato di calcio di Serie A.

Con la partenza di Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku, finiti rispettivamente al Manchester United e al Chelsea, la massima serie italiana ha perso due dei principali candidati al ruolo di bomber principe, lasciando Ciro Immobile come candidato numero uno. Sarà proprio il centravanti della Lazio a tornare il principe del gol, dopo i 36 centri della stagione 2019/2020?

Ciro Immobile, ancora tu

Per quanto la Serie A sia ancora uno dei campionati più belli e seguiti d’Europa, bisogna ammettere che rispetto a una ventina d’anni fa, i campioni preferiscono la Premier League o la Liga. Ai tempi era quasi impossibile pronosticare chi, a fine hanno, avrebbe gonfiato la rete più volte di tutti, visto che praticamente ogni squadra di Serie A aveva almeno un bomber da 20 gol nelle gambe in rosa.

Non a caso, tra le scommesse calcio più intriganti, e più difficili da indovinare, c’è sicuramente quella riguardante il capocannoniere del campionato, anche se quest’anno tutti gli indizi sembrano puntare verso Immobile. Un po’ perché ormai l’attaccante della Nazionale ci ha abituato ad andare tranquillamente in doppia cifra, un po’ perché storicamente i centravanti delle squadre di Maurizio Sarri segnano a raffica.

Non a caso, Gonzalo Higuain, ex bomber di Juventus, Milan e Napoli, ha fatto segnare il record di gol in Serie A proprio nell’annata 2015/2016, quando i partenopei erano guidati in panchina dall’attuale allenatore della Lazio.

bomber perduto

Dopo Vlahovic il vuoto?

A contendere a Immobile la palma di bomber della Serie A, sembra poterci essere soltanto un altro giocatore: Dusan Vlahovic. Il giovane centravanti della Fiorentina, già tra gli attaccanti più prolifici della passata stagione, potrebbe esplodere definitivamente alla corte di Vincenzo Italiano, tecnico votato al gioco offensivo. In più, la Fiorentina non ha impegni europei (a differenza della Lazio che gioca in Europa League), e al netto di squalifiche o infortuni difficilmente Vlahovic sarà oggetto di turnover.

Al momento è difficile immaginarsi un’alternativa a Immobile e Vlahovic. Tra le big, l’Inter ha Dzeko, Lautaro e Correa, ottimi attaccanti ma condizionati da una scarsa continuità di prestazioni. Nel Milan ci sono Ibrahimovic e Giroud, che potrebbero essere della partita se avessero qualche anno in meno. La Juventus ha Kean, Morata e Dybala e per loro vale lo stesso discorso fatto per il trio dell’Inter.

Tra gli outsider, che in passato hanno già dimostrato di trovare con facilità la via del gol, possiamo citare sicuramente Zapata e Muriel, che hanno però un solo “difetto”: giocano entrambi nell’Atalanta, il cui modulo prevede quasi sempre una sola punta.