Un evento che sconvolse il mondo riscrivendo la storia di una Nazione intera. Era la prima volta dalla loro nascita che gli Stati Uniti d’America subivano un attacco di tipo bellico all’interno dei loro confini nazionali. E quel gesto insano di terrorismo colpì, oltretutto, il cuore degli USA distruggendo due simboli riconosciuti a livello planetario. Le Torri Gemelle furono abbattute dall’azione kamikaze dei talebani che dirottarono dei voli di linea con l’obiettivo di farli schiantare sugli alti grattaceli. Focus, purtroppo, andato a segno. Le immagini fecero immediatamente il giro del mondo e quei filmati/fotogrammi tormentarono i sonni dei cittadini del Pianeta per anni ed anni. Anche oggi, è impossibile rimanere indifferenti allo strazio che si è generato dopo l’attacco terroristico di Al Qaida. Il mandante? Osama Bin Laden. Morirono in tanti: una ferita che continua a sanguinare anche oggi. Vent’anni fa. Un tempo remoto rispetto ad oggi. Il mondo era profondamente diverso, esattamente come il calcio italiano. Cosa accadeva, nella stagione dell’attentato, nel campionato calcistico italiano di Serie A? Chi erano i campioni d’Italia? Chi lottava per non retrocedere? Quali erano le forze in campo? Ecco cosa accadde nella stagione che iniziò con la notizia dell’attentato dell’11 settembre 2001.

Com’era la Serie A nella stagione che iniziò con l’attentato dell’11 settembre?

Era stata disputata una sola giornata di quel campionato 2001/02. Il primo atto fu giocato nel weekend tra il 25 ed il 26 agosto, mentre la seconda tornata era in programma tra il 15 ed il 16 settembre. In mezzo, l’attentato dell’11 settembre 2001. Ai nastri di partenza si presentava la favorita assoluta di quel torneo: era la Roma di Fabio Capello, Francesco Totti, Gabriel Batistuta, Emerson, Cafù, Vincent Candela e Walter Samuel che l’anno prima aveva vinto lo scudetto togliendo il vessillo ai rivali cittadini della Lazio. La concorrenza, per i campioni d’Italia, era spietata: Juventus, Inter, Milan e la stessa Lazio erano avversarie fortissime che ambivano a succedere ai capitolini sul trono della Serie A.

Hubner capocannoniere con il Piacenza: una storia targata 2001/02

Fu un campionato avvincente che vide l’arrivo in volata di tre squadre: vinse la Juventus (71 punti) di Marcello Lippi che ghermì la vetta finale davanti alla Roma di Fabio Capello (70 punti) e l’Inter di Hector Cuper (69 punti). Il destino dei nerazzurri del Fenomeno Ronaldo fu beffardo: i milanesi persero la possibilità di vincere il tricolore nell’ultima giornata di campionato dopo esser stati sconfitti dalla Lazio per 4-2 allo Stadio Olimpico. I biancocelesti non avevano più nulla da chiedere al torneo ed i tifosi, per paura che vincesse la Roma, era schierati tutti con i meneghini. Il Chievo Verona di Luigi Delneri compì un altro miracolo piazzandosi al quinto posto e sfiorando la Champions League (andata al Milan di Carlo Ancelotti che subentrò a Fatih Terim) di un solo punto. A quei tempi, erano quattro le squadre che retrocedevano in Serie B: Hellas Verona, Lecce, Fiorentina e Venezia salutarono la massima serie. Il titolo marcatori fu vinto da Dario Hubner del Piacenza con 24 reti. Una vita fa. Un’esistenza funestato da quell’attentato dell’11 settembre.

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(Credit foto – Retro Fudbal)