Uomini e donne giunti da Milano, da Padova, da Varese, che lavorano nel settore della sanità, nel comparto pubblico, e poi vaccinati e no vax: è l’eterogenea folla che sta manifestando davanti ai cancelli del Varco 4 del Molo VII di Trieste. Qualcuno ha intonato cori e, dispersi nella folla, a tratti si sono persino uditi suonare dei corni. Lo sciopero è iniziato a mezzanotte ma qualcuno ha cominciato ad arrivare soltanto intorno alle 6, poi dalle 8 in poi la folla è aumentata a vista d’occhio, fino ad arrivare a 7mila in tarda mattinata. Con essa anche le forze dell’ordine, giunte con autoblindo. Più gruppi, con cartelli e anche strumenti musicali, si sono fatti largo tra la folla giungendo fino al Varco. Alcuni di estrema sinistra, altri di destra come CasaPound e Forza Nuova. In tutti i casi, però, i portuali che presidiano l’accesso, li hanno rimandati indietro, negando loro l’accesso nell’area portuale. Intanto, sono state portate casse acustiche dalle quali è diffusa musica e spesso vengono accesi fumogeni.

Quello di Trieste è il settimo porto in Europa per movimentazione totale di merci e il primo in Italia con 62 milioni di tonnellate. Secondo il Clpt, sindacato di base che rappresenta un terzo dei 950 addetti dello scalo, su 950 lavoratori circa il 40% non ha il Green Pass. La vera partita della protesta comincia però il 16 ottobre: se davvero il Clpt avrà la volontà e la forza di paralizzare lo scalo per altri quattro giorni, come annunciato, il volume degli accordi internazionali e del volano economico che il porto rappresenta potrebbe rivelarsi troppo pesante.

Qualche attimo di tensione a Trieste, dove oggi si protesta contro l’estensione dell’uso del Green Pass, si è verificata quando l’ex consigliere ed ex pugile Fabio Tuiach ha provato a impedire a un’automobile di entrare all’ingresso del varco 4 del porto. Gli stessi lavoratori (circa duemila stanno manifestando) avrebbero trattenuto Tuiach, tra i volti più noti della protesta annunciata nei giorni scorsi dai portuali del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. A dispetto di una carriera pugilistica ragguardevole, una politica costellata di uscite a dir poco infelici e spesso deliranti quella dell’ex boxeur.

Tuiach è nato nel giugno del 1980 e ha cominciato a lavorare da portuale fin da giovanissimo, dopo aver conseguito la licenza media. Da pugile è cresciuto sotto la guida dell’ex campione italiano dei pesi piuma Nevio Carbi. Categorie mediomassimi e massimi. Il suo record da professionista recita 36 incontri, 29 vinti con 16 per ko, e 7 sconfitte.È stato campione italiano dei mediomassimi juniores e convocato con la nazionale agli internazionali di Londra. Vent’anni fa la sconfitta in finale nei campionati assoluti nei pesi supermassimi contro Roberto Cammarelle, futuro campione olimpico. È diventato campione italiano battendo il campione Paolo Ferrara al settimo round nel 2006. L’anno dopo ha conquistato il titolo del Mediterraneo WB