Si avvicina il periodo di Halloween e come ogni anno bisogna prepararsi adeguatamente al periodo più spaventoso dell’anno. Ma tranquilli, perché oggi non sono qui per terrorizzarvi con qualche storia agghiacciante, così come non sono qui per consigliarvi un film o un libro che vi terrà svegli dalla paura la notte del 31 ottobre. Al contrario, il mio intento è quello di farvi sorridere. Sorridere facendovi scoprire una piccolissima gemma del passato: The Skeleton Dance, cortometraggio Disney datato 1929.

The Skeleton Dance: la nascita

Era il 1929 e Walt Disney, soddisfatto del successo ottenuto dai cortometraggi con protagonista Mickey Mouse, aveva intenzione di continuare la produzione di corti proponendo però qualcosa di inedito. In suo aiuto arrivò Carl Stalling, compositore di colonne sonore per film muti. Stalling propose infatti a Disney la realizzazione di una serie di cortometraggi musicali in cui oggetti inanimati prendevano vita ed iniziavano a danzare. A Walt Disney l’idea piacque molto e nacquero quindi le Silly Symphonies (in italiano Sinfonie Allegre). Danza degli Scheletri, questo il nome italiano, fu proprio il primo di questi cortometraggi, lanciando quindi una serie che durò ben 10 anni. All’interno di questa serie ci sono alcuni dei corti più famosi del tempo, come ad esempio Three Little Pigs, basato sulla favola de “I tre porcellini“, o Flower and Trees, passato alla storia come il primo prodotto di animazione a colori.

The Skeleton Dance diede quindi inizio ad un lungo e prolifero progetto di Walt Disney. Sembra inoltre che l’idea stessa degli scheletri danzanti fosse di Stalling, che si ispirò al teatro francese vaudeville da lui tanto amato. Il cortometraggio, disegnato da Ub Iwerks, dura solo 6 minuti ed è disponibile su Youtube. Ecco il video originale:

The Skeleton Dance: uno speciale di Halloween? Non proprio

The Skeleton Dance viene comunemente associato alla festa di Halloween. Le scene si svolgono infatti in una buia notte all’interno di un cimitero. I buffi protagonisti del corto sono inoltre scheletri, che ballano tra le tombe e suonano il proprio corpo come fossero strumenti musicali. Tra teschi che rotolano, ossa che si staccano ed i personaggi che assumono le forme più strane ed assurde, The Skeleton Dance mostra il modo in cui gli scheletri si intrattengono la notte. I protagonisti scappano infatti sul finale non appena un gallo annuncia l’arrivo del mattino. L’atmosfera, per quanto surreale e per niente spaventosa, sembrerebbe comunque legata alla notte di Halloween. In realtà non è così, The Skeleton Dance è uscita infatti il 29 agosto 1929, ma tutt’oggi è ancora utilizzato e legato alla festa di Halloween.

Una perla d’altri tempi

Se bazzicate i social, nel periodo di Halloween vi sarà sicuramente capitato di vedere spezzoni di questo video, magari con musiche diverse e moderne. In molti non conoscono infatti l’origine di questo video, che per i più tanti è solo il video accompagnatore della canzone Spooky Scary Skeletons. Ancora meno sono quelli che sanno che il corto è datato 1929. Per quanto si capisca che l’animazione non è certamente moderna, The Skeleton Dance è, a mio modesto parere, invecchiato veramente bene. Sicuramente meglio di quanto si potesse immaginare considerando le tecniche dell’epoca.

Prima di diventare così iconici in tempi moderni, gli scheletri protagonisti del corto erano tronati in un altro cortometraggio Disney: The Haunted House (Topolino e gli spettri, in italiano). Protagonista di questo corto è stavolta Mickey Mouse, che si trova a dover suonare il pianoforte in una casa stregata, per intrattenere un gruppo di scheletri. In The Haunted House certe animazioni di The Skeleton Dance sono state proprio riciclate e riutilizzate pari pari. Personalmente preferisco The Skeleton Dance, ma lascerò a voi decidere il vostro preferito proponendovi anche il corto The Haunted House qui di seguito.

Ora che conoscete l’origine di quelli che per molti di voi erano solo gli scheletri ballerini più famosi del web, spero di avervi messo curiosità e voglia di scoprire quante piccole perle si possono trovare in giro. Detto questo non mi resta che augurarvi un buon Halloween, sperando che possiate festeggiarlo con lo stesso divertimento e la stessa euforia di questi scheletri ballerini.

Gabriele Bruni

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