Questa sera a Striscia la notizia in onda su Canale 5 alle 20.35, nuovo appuntamento con l’inchiesta su U-Mask. Dopo la multa dell’Antitrust da 450mila euro all’azienda che produce la famosa mascherina, Moreno Morello passa in rassegna il campionario delle fantasiose dichiarazioni della fondatrice della startup Betta Maggio e le informazioni errate propinate ai clienti in questi mesi.

Striscia La Notizia, aggiornamenti sull’inchiesta U-Mask

In particolare, U-Mask ha annunciato che presenterà ricorso al Tar: «L’azienda – sostengono in una nota – non ha mai affermato che la mascherina avesse le stesse caratteristiche delle FFP2 e FFP3». Ma come? La stessa Maggio, sentita al telefono da Morello, diceva chiaro e tondo: «Abbiamo testato U-Mask e analizzato allo stesso modo una FFP2 e quest’ultima è andata peggio». Inoltre, l’inviato di Striscia ha raccolto decine di segnalazioni di clienti a cui il customer care del brand aveva risposto proprio il contrario, ovvero che le U-Mask erano equiparabili a un dispositivo di protezione individuale.  

La lunga inchiesta di Striscia la notizia sulle mascherine dei vip, paragonate dall’azienda che la produce ai dispositivi di protezione individuale (FFP2 o FFP3), era iniziata a dicembre 2020. Ma secondo i test dei laboratori interpellati dal Tg satirico, la Model 2 risultava avere una capacità di filtrazione inferiore a quella di una comune mascherina chirurgica da 50 centesimi, mentre la Model 2.1 non aveva superato i nostri test sulla respirabilità. Sul caso sta tuttora indagando anche la procura di Milano.

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