E’ on-line, su Spotify e sulle principali piattaforme di streaming, Previdenti, il podcast della consulente del lavoro Elisa Lupo che spiega ai giovani perché iniziare a pensare da subito alla pensione.

Con l’aiuto di tanti ospiti Elisa Lupo, accompagna i giovani ascoltatori in un viaggio. In ogni puntata si affronta un tema importante: dalla raccolta e monitoraggio dei contributi fino alla linea di investimento da scegliere all’interno del piano di previdenza complementare, dal funzionamento delle anticipazioni fino alle numerose finestre d’impresa pensionistiche.

Abbiamo fatto un po’ di domande a Elisa Lupo per capire meglio cosa si intende quando si parla di pensione privata.

Elisa, da molti anni lavori come consulente del lavoro. Perchè hai sentito l’esigenza di condividere la tua esperienza e metterla al servizio dei più giovani?

Svolgendo la mia professione osservo come i giovani siano spesso inconsapevoli del fatto che dovranno costruirsi la loro pensione futura. Per questo motivo mi è sembrato giusto condividere la mia conoscenza in materia per renderla comprensibile ad un pubblico più vasto possibile.

Perché scegliere di fare un podcast

Come mai hai scelto proprio il podcast come strumento di diffusione?

Il podcast ha due indubbi vantaggi: il primo è che essendo un contenuto solo audio non distoglie con le immagini ma permette di concentrarsi sul contenuto, il secondo è che è molto utilizzato dai giovani sia per intrattenimento che per approfondimento, e il mio obiettivo era raggiungere proprio loro.

Quasi il 40% dei giovani lavoratori italiani (18-34 anni) ha un percorso contributivo `intermittente´ a causa dei molti lavori precari e per questo quando pensa alla pensione il sentimento che prevale è la paura. È quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis per la Covip. Quanto sta cambiando l’approccio nei confronti del sistema pensionistico? Mi sembra che negli ultimi anni anche i più giovani, scelgano diverse strade per costruire il proprio salvadanaio pensionistico…

Purtroppo l’approccio alla pensione cambia in modo direttamente proporzionale a questa maggiore precarietà: la paura, che prevale anche a causa della scarsa conoscenza dell’argomento, il più delle volte non comporta una reazione attiva e quindi l’argomento viene spesso liquidato come se non ci riguardasse. Pochi ragazzi hanno chiara l’esigenza e le modalità con cui costruire un salvadanaio previdenziale, poiché sono prima concentrati a costruirsi un presente solido non sanno che potrebbero fare le due cose in contemporanea.

Nel podcast vengono affrontati anche i cambiamenti delle riforme che si stanno discutendo in questi ultimi giorni?

Per scelta ho deciso di affrontare il tema nel modo che riguarda di più i giovani, purtroppo le riforme che si stanno discutendo in questi giorni hanno un orizzonte molto breve e toccano chi già sa di avere una pensione .

La paura per la pensione condiziona le scelte lavorative dei più giovani


La paura per la pensione è la prima tra le insicurezze economiche degli italiani, secondo te questo condiziona anche le scelte lavorative? Quanto il tipo di vita che scegliamo di fare influirà sulla nostra situazione economica di domani? C’è un modo per sentirsi più sicuri?

Qualunque scelta lavorativa che facciamo oggi avrà delle ricadute future sulla pensione, si può però calmierare questa aleatorietà aderendo ad un fondo pensione in cui versare delle quote aggiuntive che costituiranno un pezzo in più di rendita pensionistica.

Previdenti parla sopratutto ai giovani e alle donne, maggiori vittime di disparità salariale

Cosa succede se un giovane lavoratore non ha una capacità contributiva costante? E’ possibile rivedere il proprio futuro pensionistico o sospendere per un periodo il proprio piano pensionistico?

I piani pensionistici non obbligano a versare una quota costante, sarà il lavoratore a decidere in base all’andamento dei suoi guadagni. Anche la cadenza dei versamenti può essere liberamente scelta dall’aderente.

C’è una disparità di genere tra gli stipendi dei lavoratori…Quanto sono penalizzate le donne che decidono di avere figli nel percorso contributivo classico? E come può aiutarle una pensione privata?

La disparità salariale, le carriere discontinue, il ricorso al tempo parziale, i periodi di assenza per cura (es. maternità) coperti con contributi figurativi inferiori allo stipendio penalizzano la pensione delle donne. L’approvazione della legge sull’uguaglianza salariale di questi giorni è un primo importante passo, ma tanti altri devono essere compiuti. Le donne possono cercare di mitigare il gender pension gap con l’adesione ad un piano di previdenza complementare che permetta loro di avere una pensione totale (obbligatoria+complementare) che sia adeguata alle loro necessità.

Previdenti aiuta i giovani a capire quali informazioni sul futuro pensionistico cercare e dove trovarle

Quanto il tuo essere madre ha influito nella decisione di fare questo podcast?

Direi che ha influito maggiormente il mio sguardo da professionista e la possibilità che ho col mio lavoro di constatare che spesso, per quanto riguarda la pensione, i ragazzi non sappiano nemmeno a chi rivolgersi per ottenere informazioni. Ho cercato, nel podcast, di dare una cassetta degli attrezzi che permetta loro di capire quali informazioni cercare e dove trovarle.

Chi è il cliente tipo che decide di sottoscrivere un fondo pensione? Possiamo tracciare un profilo immaginario standard?

Riprendendo la relazione della Covip ad oggi sottoscrivono i fondi pensione uomini di mezza età con un lavoro stabile che abitano nel nord Italia, in realtà tutti dovrebbero avere un fondo pensione e in particolar modo coloro che avranno una pensione obbligatoria più bassa (giovani e donne)

In caso di licenziamento, ma anche di messa in mobilità, il soggetto lavoratore può richiedere il riscatto totale della posizione ?

Si, è possibile riscattare tutto il montante contributivo dopo un certo periodo di disoccupazione. Va ricordato però che quel salvadanaio va rotto solo per reali esigenze perché stiamo erodendo la nostra pensione futura

Il linguaggio del podcast è davvero accessibile a tutti

Che tipo di linguaggio hai scelto di utilizzare in Previdenti? Come ti sei assicurata che fosse accessibile a tutti? E ascoltandolo, ti assicuro che lo è davvero!

Sono stata aiutata da una bravissima editor che non conosceva ciò che volevo raccontare e che mi ha “costretta” a spiegare anche concetti che mi sembravano scontati.

Hai degli influencer da seguire da consigliare per capire meglio come gestire le nostre scelte economiche e cosa succede nel mondo della finanza?

In tanti stanno cercando di rendere comprensibili argomenti finanziari ed alcuni sono stati ospiti del mio podcast. Ritengo però che è necessario avere chiaro che ognuno deve essere consapevole delle scelte economiche che compie e non deve delegare nessuno. E’ questo il motivo per cui in Previdenti non si consiglia nessun piano previdenziale o strumento specifico. Ritengo più eticamente corretto insegnare a pescare piuttosto che regalare un pesce!

Fedez in un suo celebre brano canta “mi fai venire voglia di futuro”, pensi che sia anche l’obiettivo di Previdenti?


Assolutamente sì. Ma se Fedez parla di un futuro in due o in famiglia, Previdenti fa venire voglia di prendersi cura del sé del futuro e, di rimando, del futuro di tutti coloro che ne faranno parte.

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@Milavagante