Potresti trovarti nelle circostanze di aver bisogno di chiedere una fideiussione ma non avere la minima idea dei passaggi da effettuare e di ciò che comporterà. Infatti si fa tanto parlare di fideiussione bancaria ma a volte è veramente difficile venire a capo di certi significati e acquisirli in maniera tale da essere sicuri di agire nel modo più opportuno.
Tecnicamente è possibile considerare che la fideiussione sia una sorta di contratto dove un soggetto chiamato fideiussore diventa un vero e proprio garante dei debiti altrui. I debiti possono essere quelli di un soggetto singolo ma anche di una stessa azienda, non importa, ciò che importa è che il fideiussore si prenda l’onere di garantire che questi soldi prestati verranno comunque restituiti: se non da chi ha contratto il debito, da lui.
Ovviamente non c’è un’unica tipologia di fideiussione, perché le caratteristiche che può assumere questo tipo di contratto, come ogni contratto, possono variare. In sostanza, colui che eroga il prestito non lo farebbe per quella determinata azienda o quella determinata persona se non ci fosse appunto un terzo soggetto che entra in gioco e garantisce il pagamento del debito.
Chi è interessato a stringere una fideiussione può avvalersi di due modalità differenti: la fideiussione bancaria e la fideiussione assicurativa. Più o meno si tratta dello stesso tipo di contratto, con variazioni minime.
Nella fideiussione bancaria il garante stringe un accordo con una banca, mentre nella fideiussione assicurativa l’accordo viene stretto con l’agenzia assicurativa. Possono entrare in gioco diversi tipi di debiti, dalle semplici obbligazioni ai prestiti fino ad arrivare anche ai mutui. Questo servizio a un costo chiaramente anche denominato “commissione“ che serve a coprire il costo della procedura quando si avvia alla fideiussione. A questa cifra bisogna aggiungere anche degli interessi che possono raggiungere anche una soglia del 2 e del 3%. Molte persone hanno la curiosità di sapere la durata di questo tipo di contratto, ovvero quando si può considerare concluso l’obbligo del garante di rispondere del debito.
Naturalmente la prima circostanza in cui questo è possibile a che vedere con l’estinzione del debito stesso, cioè quando il debitore lo ha ripagato interamente il garante non è più tenuto a garantire un prestito che tecnicamente è stato estinto.
Comunque, giustamente esistono anche altre circostanze come quelle che prevedono una tutela nel caso l’istituto che ha erogato il prestito, aumenta la quota del denaro prestato senza averne un reale titolo e soprattutto senza interpellare il garante. In questo senso il garante ha una tutela che gli consente di invalidare il contratto di fideiussione.
Si tratta di un prodotto particolarmente richiesto e tu quei casi non si hanno dalla propria delle garanzie sufficienti per ottenere del denaro in prestito. Mettiamo il caso che si voglia acquistare una casa e si decida di accendere un mutuo, nessuna banca lo concederebbe mai se non ci sono delle condizioni minime per richiederlo, ad esempio un anticipo cospicuo oppure un certo tipo di lavoro a tempo indeterminato e con determinati guadagni: ma se qualcuno dovesse garantire con le sue sostanze il rimborso del mutuo, il discorso potrebbe cambiare grazie alla fideiussione.