Il medico che opera all’interno di una struttura ospedaliera, nel caso in cui rechi un danno ad un paziente, beneficia dello scudo della stessa struttura (un’assicurazione o un’altra “misura idonea analoga”, come recita la Legge Gelli), ma non è escluso che lui debba stipulare un’assicurazione colpa grave.

Anzi, la stessa Legge Gelli, prevede che ciascun medico che operi a qualsiasi titolo all’interno della struttura, stipuli “a proprie spese” un’assicurazione colpa grave medici. Questa andrà a proteggere il patrimonio del medico non solo dalla rivalsa della struttura (tipicamente esercitata dalla Corte dei Conti, se si tratta di una struttura sanitaria pubblica) ma anche dalla rivalsa esercitata dell’azienda stessa (caso più frequente tipico delle aziende sanitarie private) o dalla loro compagnia assicurativa.

Ricordiamo che quest’obbligo vale non solo per medici, ma per tutti gli “operatori sanitari”, e cioè medici tirocinanti, medici specializzanti, liberi professionisti e anche personale infermieristico.

Ma come funziona l’assicurazione medici ospedalieri obbligatoria? Da cosa tutela veramente?

È sufficiente l’assicurazione della struttura ospedaliera per i medici ospedalieri?

Ogni struttura ospedaliera è tenuta (cioè obbligata) a sottoscrivere un’assicurazione (o un’altra misura idonea analoga, cioè per esempio un accantonamento di fondi) che preveda la tutela degli interessi non solo dei pazienti ma anche dei medici che vi operano all’interno, siano questi assunti con contratto regolare di dipendenza o come collaboratori occasionali.

L’assicurazione della struttura sanitaria è la prima a intervenire in caso di richieste di risarcimento di indennizzo per danni personali poiché, secondo la legge Gelli-bianco, con questa intercorre una responsabilità contrattuale, quindi diretta.

L’assicurazione ospedaliera non è in ogni caso sufficiente in caso di richieste di risarcimento. La spiegazione è semplice: poiché la struttura o l’assicurazione hanno sostenuto la difesa del sanitario e risarcito il paziente, se la struttura riesce a dimostrare che il medico ha assunto una condotta da “colpa grave” e non solo “lieve”, può poi recuperare i soldi , cioè fare rivalsa , verso lo stesso medico.

E’ proprio per questo che la legge Gelli-Bianco ha stabilito anche per i medici dipendenti di struttura l’obbligo personale di copertura assicurativa per rispondere alla “colpa grave”. Perché anche loro possono diventare oggetto di rivalsa. Ed è per questo che la stipula di un’assicurazione di colpa grave è diventata obbligatoria.

Per questo motivo, alcuni inquadrano concettualmente l’assicurazione di colpa grave del sanitario come un’estensione della polizza assicurativa della struttura.

Quali caratteristiche deve avere l’assicurazione colpa grave obbligatoria?

Prima di stipulare una polizza di colpa grave obbligatoria per legge occorre verificare quali sono le caratteristiche minime necessarie. Vediamole insieme.

Il massimale delle assicurazioni medici di colpa grave

La legge non prevede un massimale minimo. Solitamente in commercio si trovano polizze di colpa grave a partire da un milione di euro.

La retroattività delle polizze di colpa grave

E’ importante invece che l’assicurazione di colpa grave abbia almeno dieci anni di retro attività. Non conta se il medico era già assicurato in precedenza. La polizza precedente, una volta scaduta, non copre più.

Cosa verificare prima della stipula di una polizza di colpa grave medici

Nel caso in cui il medico si trovi ad affrontare la scelta di quale polizza di colpa grave acquistare, è necessario mettere a fuoco quale attività si è svolta nei dieci anni precedenti. La polizza di colpa grave va bene se in precedenza si è svolta solo un’attività per conto di una struttura ospedaliera.

Chi ha lavorato anche privatamente, non può stipulare una polizza di sola colpa grave, ma deve stipulare una polizza di rc professionale (che copre colpa lieve e grave), perché i pazienti curati negli anni precedenti possono avere tempo fino a dieci anni per sporgere una richiesta danni.

Proprio per questa complessità, è consigliabile, in questi frangenti, rivolgersi ad intermediari specializzati nel campo delle polizze di colpa grave medici, come ad esempio Rc Medici®.

L’Intervento della Legge Gelli sulla colpa grave obbligatoria

La Legge Gelli Bianco è stato un caposaldo nella normativa di settore sulla responsabilità medica.

L’intento della legge è stato quello di:


• delimitare le responsabilità sanitarie alla sola colpa grave per i sanitari che operano nelle strutture pubbliche e private;


• coinvolgere in prima persona le strutture sanitarie in caso di responsabilità medica;


• obbligare tutto il comparto a stipulare una polizza Rc professionale che possa essere di tutela per i propri interessi e il proprio lavoro;


• descrivere linee guida e buone pratiche che diventino elemento essenziale per la valutazione della responsabilità in caso di accusa di malasanità;


• agire direttamente con gli assicuratori della struttura ospedaliera e dei sanitari.

Tutti questi punti risultano indispensabili proprio in funzione dell’accertamento della cosiddetta “colpa grave”.