Diversi governatori delle Regioni si sono espressi a favore di nuove ed eventuali restrizioni solo per i non vaccinati. Sono favorevoli soprattutto quelli di centrodestra, ma Matteo Salvini si dice contrario a qualsiasi nuova misura restrittiva.

Restrizioni per i non vaccinati, le parole dei governatori delle Regioni

Due giorni fa in Austria è scattato il lockdown per chi non ha ricevuto alcuna dose di vaccino. In Italia si sono espressi favorevoli al “modello Austria” diversi governatori delle Regioni, in particolare quelli di centrodestra. Tuttavia, Matteo Salvini si dice contrario ad eventuali nuovi lockdown in ogni sua forma. Il leader della Lega chiede al governo di ponderare le sue decisioni e smettere di “terrorizzare gli italiani”. La pressione da parte della Regioni per limitare gli spostamenti dei non vaccinati è legata all’arrivo delle festività natalizie, considerando che già attualmente i casi sono in crescita.

In una conferenza stampa il governatore lombardo Attilio Fontana è stato chiaro affermando che “non si pensi a restrizioni per i vaccinati“. Dello stesso parere Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia:

E’ una situazione insostenibile, l’85% degli italiani ha creduto nella scienza e non può pagare ora il prezzo delle chiusure. […] Giovedì discuteremo in conferenza regioni eventuali misure restrittive, se un territorio dovesse passare di colore i vaccinati avranno maggiore libertà rispetto ai non vaccinati.

Dalla Liguria Giovanni Toti si è detto favorevole a far valere il Green Pass solo se ottenuto con il vaccino, e non con il tampone. Per il governatore i non vaccinati dovrebbero accedere solo alle attività “essenziali alla sopravvivenza”. Gli ha fatto eco l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato, che nel corso di un’intervista ha auspicato un lockdown riservato ai non vaccinati se i casi dovessero aumentare ancora:

Anziché tornare a chiudere in maniera generalizzata, meglio il lockdown dei non vaccinati.

Si sono dimostrati d’accordo con gli altri governatori anche Roberto Occhiuto in Calabria e il governatore piemontese Alberto Cirio. Quest’ultimo ha definito “un’ingiustizia profonda” l’estensione di eventuali misure restrittive anche ai vaccinati.

Le opinioni dei partiti sulle misure per i non vaccinati

A favore del modello austriaco si è espresso anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Nel PD Francesco Boccia è invece convinto che la misura più adatta sia accelerare la campagna vaccinale, facendo leva sugli indecisi, ma sembra scontato che “se i 7 milioni di non vaccinati vaccinabili passeranno l’inverno senza copertura, determineranno un appesantimento delle reti sanitarie che danneggerà tutti, trascinando l’intero Paese a Natale in rosso”.

Da Forza Italia Licia Ronzulli ha incitato il governo, in caso di passaggi di colore, ad applicare restrizioni “solamente a chi pur potendosi vaccinare non lo fa”. Diversa, invece, è la posizione del leader della Lega. Per Matteo Salvini il governo deve lavorare affinché tutti possano svolgere le stesse attività senza restrizioni, l’imperativo è quindi “non proibire per nessuno”.

Su quali siano effettivamente le intenzioni dell’esecutivo nel prossimo futuro è intervenuta la ministra Mariastella Gelmini, assicurando che, al momento, il governo non pensa a nuove restrizioni:

Il governo monitora con grande attenzione l’andamento dei contagi, sollecita l’inoculazione della terza dose, il rispetto del distanziamento e sono state assunte anche delle decisioni per quanto riguarda i mezzi di trasporto. Per adesso ci fermiamo qui.

Tuttavia, la ministra per gli affari regionali non ha escluso l’ipotesi di un cambiamento nell’assetto normativo qualora la situazione epidemiologica dovesse cambiare, e ha affermato che le opportune valutazioni verranno fatte “strada facendo”.

Giulia Panella

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