A Sassuolo, in provincia di Modena, è avvenuta una strage familiare. Un uomo ha accoltellato l’ex compagna, i due figli piccoli di 2 e 5 anni e la suocera. Poi si è suicidato. L’unica a salvarsi è stata l’altra figlia di lei, che in quel momento si trovava a scuola.
Un’intera famiglia sterminata: la ricostruzione dei fatti
Il trentottenne Nabil Dhahri ha sterminato un’intera famiglia. L’ex convivente, i due figli avuti con lei e la suocera sono stati uccisi a coltellate in casa di quest’ultima. Elisa Mulas (43 anni) si era trasferita dalla madre dopo la fine della relazione con Dhahri, circa un mese fa. L’uomo conosceva bene quella abitazione, dal momento che andava a trovare i suoi figli, di 2 e 5 anni. Dopo il pluriomicidio l’assassino si è tolto la vita.
L’accaduto risale a ieri pomeriggio, fra le 15 e le 16. A dare l’allarme è stato il personale scolastico dell’istituto di Sassuolo dove si trovava la figlia maggiore di Elisa Mulas, 11 anni. I collaboratori scolastici si sono preoccupati quando hanno notato che nessuno era venuto a prendere la bambina. Così hanno tentato di rintracciare sua madre, ma senza successo. Lo zio della bambina, avvertito dalla scuola, si è subito precipitato a casa della sorella assieme alla polizia, per capire come mai nessuno avesse risposto al telefono.
Nell’abitazione di via Manin, poco distante dal centro di Sassuolo, hanno scoperto la strage. Sul posto sono giunti anche i sanitari del 118, la scientifica e i carabinieri per effettuare le opportune indagini. Uno dei nodi da sciogliere riguarda l’arma del delitto. Le forze dell’ordine stanno cercando di identificare l’arma utilizzata, probabilmente un coltello, e capire se è la stessa con cui l’uomo si è poi suicidato.
Alla base della strage di Sassuolo la fine della relazione tra i due
Da circa un mese la relazione tra i due era finita. Elisa era tornata a vivere dalla madre, dipendente comunale in pensione, e per vivere faceva la donna delle pulizie. Lui lavorava come commesso di un supermercato. Un’amica della donna ha riferito che recentemente Elisa le aveva annunciato di essere “finalmente riuscita a lasciarlo”. Ma un dettaglio preoccupante fornito dall’amica riguarda un audio che le aveva fatto ascoltare Elisa. Nella registrazione Nabil avrebbe detto “ti uccido“, rivolgendosi all’ex convivente.
Per questo sembra che alla base degli omicidi ci sia la fine della relazione, che l’uomo non aveva ancora accettato. Gli inquirenti, al momento, ritengono che non ci fossero problemi economici importanti, l’autore della strage si era ben integrato nella cittadina e lavorava come commesso in un supermercato.
Le forze dell’ordine sono rimaste nell’abitazione fino alla tarda serata di ieri per cercare di ricostruire l’accaduto nei dettagli. Un ruolo importante potrebbero giocare le testimonianze che stanno raccogliendo tra il vicinato e i conoscenti delle vittime.
Giulia Panella
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