Torna a far parlare di sè il padre della celebre saga fantasy che ha dato vita alla fortunata serie di Game of Thrones. A ormai 2 anni dalla conclusione di un’ampiamente discussa ottava stagione, George R.R. Martin si dice infatti insoddisfatto sia dei tempi che dei modi in cui è stata conclusa la serie di HBO. L’autore si era più volte allontanato dal finale messo in scena da Weiss e Beniof, i due showrunner. A sostenere tali affermazioni è Paul Haas, l’agente dello stesso Martin.

Stando a quanto riportato in Tinderbox: HBO’s Ruthless, il nuovo libro del giornalista televisivo James Andrew Miller, lo scrittore avrebbe avuto una serie di colloqui con Richard Plepler, l’ex-CEO di HBO, nel corso dei quali avrebbe tentato di convincerlo ad allungare la durata della serie portandola a dieci stagioni. Come a posteriori tutti sappiamo, non si andò mai oltre all’ottava che a tutti gli effetti è la stagione conclusiva.

A spingere per una soluzione più sintetica furono proprio gli showrunner; stanchi dopo otto anni di produzione, propendevano giustamente per volgere lo sguardo ad altri progetti. Vi è da considerare inoltre che era venuto a mancare il supporto dei romanzi da cui attingere e dai quali, per rispettare la scansione annuale delle stagioni, si sono dovuti allontanare.

“George sarebbe volato a New York per pranzare con Plepler, per pregarlo di fare 10 stagioni di 10 episodi perché c’era abbastanza materiale per questo e per dirgli che sarebbe stata un’esperienza più soddisfacente e più divertente. Gli showrunner DB Weiss e David Beniof erano stanchi, giustamente. Avevano finito e volevano andare avanti, quindi hanno tagliato corto e poi le trattative sono diventate, quante stagioni possiamo allungare? Perché ovviamente HBO voleva di più”

Paul Haas

Nonostante lo scontento manifestato per l’epilogo di Game of Thrones, George R.R. Martin si è mostrato comprensivo nei riguardi degli sceneggiatori e della produzione.

“Vorrei che avessimo qualche altra stagione. Ma io capisco. Gli showrunner David Benioff e DB Weiss continueranno a fare altre cose. Sono sicuro che alcuni degli attori sono stati assunti per sette o otto anni, e vorrebbero assumere altri ruoli. Tutto ciò è giusto. Non sono arrabbiato o cose del genere, ma c’è un po’ di malinconia in me. Ogni volta che uno spettacolo finisce, e più a lungo dura lo spettacolo, più è difficile. Diventa davvero con una famiglia, stai con loro per gran parte dell’anno, e non solo lavori con loro, ma vivi spesso con loro in qualche luogo lontano dove state tutti insieme in un hotel. Li vedi tutti i giorni, tipo cinque giorni alla settimana, a volte sette giorni alla settimana. Sono molto intensamente coinvolti nella tua vita. Poi finisce e tutti si disperdono fino ai confini della terra”

George R.R. Martin

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Matteo Cucchi