Sabrina Salerno non conserva molti ricordi della sua infanzia trascorsa in Liguria. Da Genova si è trasferita a Sanremo all’età di dieci anni, a causa dell’assenza di sua madre e suo padre, con cui si è rapportata solo in seguito. E se con la mamma è riuscita a riappianare alcune divergenze, con il papà invece la tregua è arrivata tardivamente e non senza lasciare strascichi. In una recente intervista rilasciata a Verissimo, Sabrina Salerno aveva parlato della sua difficile adolescenza, superata grazie al supporto e all’affetto di sua nonna e dei suoi famigliari più stretti.
“Della mia infanzia non ho grandi ricordi se non qualcosa dell’asilo, poi mi sono trasferita da Genova dove vivevo con mia zia, poi lei è morta e mi sono trasferita dai nonni, poi sono tornata a Genova”. La showgirl ha dovuto fare i conti con i drammi della vita fin da giovanissima, quando faticava a distinguere persino il sentimento della felicità da quello della tristezza.
Dunque Sabrina Salerno non fa i salti di gioia quando, a suo malgrado, decide di riavvolgere il nastro dei ricordi. Piuttosto si commuove, ripensa a tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare spesso in solitudine: “Non so se ero felice, quella era la mia condizione, quella di non avere i miei genitori accanto, non li ho mai avuti e quando sei piccolo ti abitui forse, poi con il tempo mi sono trovata ad affrontare il mio carattere”. La settimana scorsa, nel corso della quarta puntata di Ballando con le Stelle 2021, si era sfogata con un pianto liberatorio dopo aver preparato una coreografia che in qualche modo voleva portare in pista tutti i sentimenti contrastanti vissuti in gioventù, tra cui l’odio e amore maturati nei confronti del padre.
“Ho vissuto sempre con i nonni, visto che mio padre non mi ha mai riconosciuta e quindi porto il cognome dei genitori napoletani di mia madre, pur essendo nata a Genova”, aveva raccontato la bella cantante, spiegando appunto che anche sua madre era spesso assente. La donna faceva l’infermiera e quindi era lontana dalla figlia più per motivi di lavoro che altro.
Lei così ha vissuto a Sanremo da quando aveva cinque anni a quando ne ha compiuti quattordici. Nei primi anni Ottanta, giovanissima, arriva l’esplosione musicale che poi si consolida col successo di Boys, targato 1987. Tre anni prima, nel 1984, aveva partecipato ancora giovanissima a Miss Italia, poi l’anno dopo era diventata valletta sulle reti del Biscione.
A ‘Interviste Romane’ ha parlato proprio di quel periodo della sua vita e del mancato appoggio dei genitori: “Non avendo vissuto con i miei genitori, diciamo che non ho avuto influenze particolari. Ho sempre vissuto con i nonni e quindi niente condizionamenti”. Il ruolo dei suoi nonni è stato invece importante, li ha definiti “uno scoglio a cui aggrapparmi nei momenti di difficoltà”.