Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nel sud degli Stati Uniti alla scoperta di una grande scrittrice contemporanea. Parleremo di Alabama, razzismo, repressione e ribellione. Abbiamo dedicato la puntata di oggi ad Harper Lee e alle sue opere.
“Ha influenzato il carattere del nostro paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero. Come modello di buona scrittura e sensibilità umana questo libro verrà letto e studiato per sempre”
Queste le motivazioni per cui Harper Lee ha ricevuto nel 2007 la Medaglia presidenziale della libertà per il suo celebre romanzo cult “Il buio oltre la siepe”. Pubblicato nel 1960, fu un successo senza precedenti che valse alla Lee il premio Pulitzer. Un’opera sensazionale che ha in se un perfetto connubio tra idealismo, realismo ed emozioni. Il tutto con uno stile semplice e poetico ed una narrazione che segue il punto di vista di una bambina. Si tratta della piccola Scout che scopre il razzismo dell’Alabama e lotta per cambiare la società crudele in cui vive.
Va’, metti una sentinella, il ravvedimento del secondo romanzo di Harper Lee
Per anni “Il buio oltre la siepe” è stato l‘unico romanzo pubblicato da Harper Lee. La celebre scrittrice aveva lavorato ad una bozza di un libro intitolato “Il reverendo” che non fu mai pubblicato e il cui manoscritto, secondo la sorella dell’autrice, fu rubato. Poi nel 2015, a 89 anni suonati dopo una vita trascorsa in quasi riserbo assoluto, Harper Lee pubblicò il suo secondo romanzo intitolato “Va’, metti una sentinella”. È questo un sequel ambientato 15 anni dopo i fatti di “Il buio oltre la siepe”.
Un libro paradossale che rappresenta un incredibile ravvedimento rispetto al progressismo del primo libro. In questa seconda opera viene totalmente ribaltato il personaggio dell’avvocato Atticus che diventa o forse era sempre stato razzista. Non c’è più traccia di quell‘uomo argine delle disuguaglianze sociali che difendeva un ragazzo di colore innocente ma di un uomo ormai totalmente parte di una famiglia retrograda da cui la cresciuta Scout si è emancipata. Una situazione assurda che insieme all‘invalidità della Lee ha suscitato non poco chiacchiericcio già in prestampa di questo secondo romanzo.
Stefano Delle Cave