Elvis Presley è, semplicemente, il re del rock. Nato l’8 gennaio 1935, ha rivoluzionato la scena musicale, modernizzando generi tradizionali come il blues o il country, rendendoli accessibili ad un pubblico più giovane. Con la sua personalità carismatica ed esuberante, Elvis, un ragazzo proveniente da una realtà povera del Mississippi, ha travolto la scena dello spettacolo internazionale con le sue contorsioni e, al tempo, scandalosi colpi di bacino.

Le origini

Elvis nasce nel Mississippi, da una famiglia di classe poco abbiente. Unico figlio di Gladys e Vernon Presley, sin dalla sua giovinezza, la musica è stata una costante nella sua vita. Con i suoi genitori spesso a lavoro, Elvis usava la musica come metodo di intrattenimento, imparando da solo a suonare il piano in chiesa e poi sfruttando la chitarra regalatagli quando aveva 11 anni.

Al liceo, trasferitosi con la famiglia a Memphis, fa fatica ad integrarsi, ha una personalità particolare. Si tinge i capelli di nero corvino ed ha uno stile stravagante nel vestirsi, si può dire che il suo carisma è innato. Nonostante ciò segue la sua passione ed inizia a suonare con degli aspiranti musicisti. In questo periodo, nonostante la segregazione, la musica di artisti Afro-Americani avrà una forte influenza sulla sua formazione e successivamente nella sua produzione. Dopo il liceo viene finalmente notato e firma un contratto con il Sun Records, producendo la sua prima canzone “That’s all right (Mama)”.

Si tratta dell’inizio di una carriera iconica. Elvis, ottiene subito un largo audience, proprio per il suo stile accattivante e le sue movenze originali. Nel 1956 fa la sua prima apparizione televisiva e, grazie agli studi Paramount, appare nel suo primo film “Love Me Tender”, iniziando anche una carriera cinematografica non indifferente, apparirà infatti in 33 pellicole. Elvis era ormai diventato una star internazionale, e finalmente riesce a ripagare gli sforzi di sua madre comprandole nel 1957, la sua casa da sogno.

Elvis Presley, dall’esercito a Las Vegas

Nel 1957, Elvis è chiamato al servizio e nonostante potesse rifiutare decide comunque di arruolarsi. Si chiede se al suo ritorno la sua fama fosse ancora presente, ma anzi questa scelta non ha fatto che renderlo ancora più popolare. Proprio in questo periodo, inoltre, avvengono due episodi fondamentali della sua vita: la morte di sua madre e l’incontro con sua moglie, con la quale avrà la sua unica figlia.

Al suo ritorno, oltre alla carriera musicale si dedica particolarmente anche a quella di attore e mantiene la sua posizione di pioniere del genere rock anche con l’ascesa di grandi artisti quali i Beatles. Nel 1968, infatti, vestito con il suo iconico look in pelle nera, gira uno speciale televisivo intitolato “Elvis”. Si tratta di quello che viene definito un “comeback special” ed è servito a dimostrare che nessun musicista emergente fosse una minaccia sufficiente alla sua fama, tanto che nel 1969 Elvis si esibisce al più famoso locale di Las Vegas l’“International hotel”.

Elvis è senza ombra di dubbio una delle personalità fondanti e principali della “pop culture”. Ancora oggi, svariati anni dopo la sua morte, i suoi brani sono riconosciuti, cantati e rivisitati. Basta pensare che 25 anni dopo la sua morte, la casa discografica RCA, ha pubblicato un album contente le sue principali hits. Intitolato “Elvis: 30 #1 Hits”, l’album è immediatamente andato in vetta alla classifica e sono state venduta mezzo milione di copie solo nella prima settimana.

Aurelia Carbone

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