Inaugurata il 10 Gennaio 1863, oggi la metropolitana di Londra è una delle più grandi al mondo con linee che superano i 400 chilometri. Nel corso degli anni hanno sfruttato questo servizio pubblico tutti i ceti sociali, dalla classe operaia alla regina Elisabetta. Usata anche come rifugio per i bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale, e vittima di un attacco terroristico nel 2005 e 2017, la storia “Underground” della metro è lunga e ricca di eventi.
La storia
Inaugurata ben 159 anni fa, la metropolitana di Londra è anche la più antica. Basti pensare che la prima linea metropolitana a Roma sia stata inaugurata nel 1955. I lavori per la “subway” iniziarono nel Marzo del 1860, per rispondere all’esigenza di liberare le strade londinesi per il sempre maggiore aumento del traffico. L’idea di creare una linea sotterranea non era totalmente innovativa, già una prima linea ferroviaria era stata scavata nel 1830. Ma, una linea sotterranea di dimensioni come quella della metropolitana di Londra, era decisamente un’opera ingegneristica ambiziosa.
Il metodo utilizzato per la sua costruzione è chiamato “scudo” o in inglese “shield”. L’inventore, Sir Marc Brunel, inventò questa tecnica ispirandosi all’estrazione mineraria. Lo “schield” consisteva nello scavare dei pozzi verticali. All’interno di questi pozzi si calava un anello di ferro, su cui si piazzava un telaio che gli uomini utilizzavano per scavare. Si otteneva così un tubo circolare, largo abbastanza solo per far passare il treno, motivo per cui la metro londinese è conosciuta anche come “the tube”.
Le stazioni più iconiche
La metropolitana di Londra non solo è la prima ad essere stata costruita, ma alcune delle sue stazioni godono di vera e propria fama. Basti pensare a Piccadilly o Baker Street, nota per l’iconico Sherlock Holmes. Questa stazione, infatti ha le piastrelle adornate con il volto del detective londinese. Waterloo è anche tra le più note e trafficate stazioni.
Ma una delle più famose è senza ombra di dubbio quella di King’s Cross, quella che serve più linee e teatro del mondo fantastico di Harry Potter. La sua fama si deve, quindi, da una linea che in realtà non esiste, frutto della fantasia di J.K Rowling.
Aurelia Carbone
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