Le sonorità di Noyz Narcos, lo sappiamo, sono state innovative nel mondo rap italiano. Insieme ai TruceKlan, hanno marchiato inevitabilmente la scena con il loro stile inconfondibile. Il suo rap crudo e spesso dark, proviene da influenze musicali personali, che si sono tradotte nei suoi lavori, assumendo forme che delineavano i suoi gusti. Gruppi rock, punk e metal, sono generi ispirazionali per uno come lui, che non fa di certo della musica un fatto meramente estetico. L’album che più ha segnato l’artista romano, come da lui dichiarato, è senza alcun dubbio il primo lavoro degli Iron Maiden. L’esempio calzante arriva con l’album ” Non dormire” del 2005, con possenti assoli di chitarra e basso a fare da impalcatura ai testi.

L’ultimo lavoro di Noyz Narcos, l’ottavo re di Roma di nuovo in pista

La sua variante rap, è riconosciuta da molti artisti rilevanti della scena. Il suo pubblico si è allargato ed ha toccato vette ormai elevate, senza perdere mai l’impronta originaria. Nel suo ultimo album “virus”, si può ascoltare tutta l’essenza di Noyz Narcos. Si passa velocemente da tracce di vecchia scuola, che ti guardano dritto negli occhi, arrivando a canzoni più melodiche e sentimentali. Brani pieni di barre rap come “Uomo a terra”, ma anche collaborazioni importanti come “Spine” con Coez e “Blister” insieme a Franco 126. In “Foot Locker” c’è la presenza di Geolier, in “No Ratz” Capo Plaza e Guè. In ” Money Bagz” c’è Speranza, mentre in ” Daytona 2000″ troviamo Rasty kilo. Si gioca molto con le lingue in “Rvssian Bag” con Gast, Click Head e Thirstin Howl III. Altre collaborazioni internazionali sono in ” Welcome Back” con Raekwon e Cam’ron in ” Worst Way”. L’intro scelto, è stato realizzato alla fine del progetto, lasciando a dei pezzi grossi che hanno partecipato, l’onere di presentare il disco. Non soltanto quindi un pezzo skit con basi ermetiche, ma un vero e proprio brano apripista.