E’ periodo di grandi cambiamenti nel settore videoludico già noto per la sua repentina evoluzione. Tra le varie notizie, su tutte emerge l’acquisto di Microsoft che ha inserito Activision/Blizzard nel suo roster di grandi sviluppatori, aggiudicandosi alcuni tra i più grandi franchise videoludici mai creati. Infatti, è da un po’ che si parla proprio del futuro di una delle più grandi saghe nel portafoglio della società di Santa Monica, stiamo parlando di Call of Duty e in particolar modo di Warzone.

La creatura free to play sviluppata da Raven ha infatti vissuto momenti di forte popolarità e forse anche per questo, si è infranta contro polemiche e aspettative disattese di molti fan del battle royale, diventati meno numerosi con il passare del tempo. Le motivazioni sono da ricondurre a una gestione non proprio attenta dell’azienda produttrice che non ha saputo realizzare un dialogo con i propri utenti e con le richieste che venivano fatte.

Tanti, forse troppi sono i problemi segnalati da streamer, gamer professionisti e giocatori di vario livello che non hanno ancora ricevuto le dovute attenzioni. L’ultima controversia sembra essere nata a ridosso dell’integrazione di Vanguard che ha visto l’eliminazione della mappa Verdansk per dare spazio a Caldera, un’enorme isola con ambientazione nella seconda guerra mondiale. In molti hanno accusato il nuovo design come troppo “denso” ed “esteso” rispetto agli spazi e ai ritmi ad essi correlati della vecchia arena di gioco e ancora, non si è raggiunti una condizione adeguata in termini di godibilità, rimanendo quasi invariata se non peggiorata la presenza di cheater e bug.

Insomma, non una delle situazioni più rosee per Activision/Blizzard che ha senz’altro accusato anche il contraccolpo della contesa legale che durante l’estate del 2021 aveva fatto emergere un enorme problema di molestie all’interno dei suoi uffici. Ma non siamo qui a rivangare il passato perché, nonostante i difetti che il titolo si trascina ormai da mesi, Warzone continua a essere tra i più giocati online, dimostrando di essere ancora una delle maggiori preferenze su Twitch e sulle piattaforme di competizioni multiplayer.

Questo, a quanto pare, potrebbe essere stato uno dei segnali di spinta, per i produttori, a voler investire ancora nella scommessa. Il tutto si traduce nelle dichiarazioni di Jason Schreier (di cui trovate i tweet sotto a questo paragrafo), giornalista di Bloomberg, che parla di un vero e proprio sequel del free to play previsto per il 2023.

Warzone 2 si farà, ecco come lo sappiamo

Sempre secondo Schreier, Warzone 2 sarebbe già in fase di sviluppo e dovrebbe essere, nella tabella di marcia, il progetto successivo al già noto Modern Warfare previsto per il 2022 e ad un altro ignoto per il 2023, per un totale di ben 3 uscite.

Attualmente non ci sono molti dettagli in merito ma è chiaro che trattandosi di un sequel e non più di un’integrazione come già visto per Cold War e Vanguard, il titolo conterà su una progettazione tutta sua tra engine grafico e gameplay.

Non ci sono altri dettagli se non quelle relative all’hardware che sarà necessario per godere anche di questa fatica informatica. Stando all’insider Tom Henderson, le intenzioni di Activision sono quelle di rendere Warzone 2 un’esperienza esclusiva per l’hardware più recente. Non esattamente una bella notizia per detentori di pc e console di vecchia generazione.

Tuttavia, le informazioni sono ancora troppo esigue per tracciare un giudizio e non ci resta che aspettare in attesa di nuove voci relative al futuro della saga. Noi drizzeremo le antenne per intercettarle tutte, quindi seguiteci!