Nel lontano 1989 si è spenta una delle figure più importanti della storia dei manga. Un disegnatore che ha definito un’epoca ed è stato in grado di creare pietre miliari del fumetto giapponese. Il suo nome è Osamu Tezuka, anche se per molti era semplicemente il “padre dei manga”. La sua intera carriera ha cambiato il modo di fare manga ed il suo più grande capolavoro è la creazione di Astro Boy. Oltre il successo incredibile che Tezuka ha ottenuto con la serie manga, Astro Boy è diventato anche la prima vera serie anime della storia. Andiamo a scoprire questa magnifica storia.
Astro Boy: un robot, un ragazzo, un eroe
Il dottor Tenma, capo del ministero della scienza, decide di colmare il vuoto lasciato dalla morte del figlio, deceduto in un incidente, con un invenzione. Costruisce un bambino robot dalle esatte sembianze del figlio, riuscendo anche a dargli l’intelligenza e l’emotività degli umani. Nasce così Astro Boy, che Tenma tratta proprio come un figlio. Quando però si rende effettivamente conto che quello non potrà mai sostituire il vero figlio, decide di venderlo ad un circo. Qui il ragazzo-robot si esibisce quindi lì fino all’incontro con il nuovo capo del ministero della scienza, che lo prende sotto la sua ala protettiva. Con lui Astro Boy non diventa quindi non solo un ragazzo normale, con una famiglia e degli amici, ma anche un supereroe in grado di difendere il mondo dai peggiori criminali.
Astro Boy: dalla carta all’animazione
Il personaggio compare per la prima volta nel 1951, come personaggio secondario sulla rivista Shonen. Successivamente divenne protagonista di una sua storia, pubblicata dal 1952 al 1968. Composta da ben 23 volumi, la sua storia è sicuramente tra le più iconiche del XX secolo, con Tezuka che divenne un punto di riferimento per tanti mangaka. Nel 1962 il ragazzo-robot fa il suo debutto anche nel mondo dell’animazione. Prodotto dalla Mushi Production, azienda d’animazione fondata dallo stesso Tezuka, Astro Boy diventa la prima serie anime della storia. Questo è infatti il prodotto d’animazione che ha gettato le basi del genere anime, vincendo anche il premio Fuji TV. La serie, all’epoca in bianco e nero, ha poi subito un adattamento a colori nel 1980, ricevendo nel 2003 una nuova serie inedita.
Astro Boy è stato anche protagonista di due lungometraggi. Il primo di questi uscì nel 1964, racchiudendo i primi 3 episodi della serie originale. Nel 2009 è infine uscito un film prodotto in CGI dalla casa d’animazione statunitense Imagi Animation Studios.
La storia di Astro Boy è tra le più importanti della storia, sia del fumetto che dell’animazione. Il ragazzo-robot è inoltre considerato tra i personaggi anime più significativi di sempre, entrando più volte nelle classifiche a tema, tra cui quelle di IGN e della rivista Empire.
Gabriele Bruni
