Scende a 0,89 il valore dell’indice di trasmissibilità Rt, stabilizzandosi sotto la soglia di allerta dell’unità, rispetto al valore di 0,93 della scorsa settimana. In diminuzione anche il valore dell’incidenza di casi di Covid-19: questa settimana à di 962 casi per 100mila abitanti, rispetto a 1362 della settimana scorsa.
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità sul Covid: bene indice Rt e sempre meno ricoveri
L’incidenza dei casi Covid in Italia si è dimezzata in tre settimane. Il 21 gennaio l’andamento dei contagi aveva toccato il suo picco con un valore doppio a 2.011 ogni 100 mila, arrivando ora a 962.
Continua la riduzione dei ricoveri per Covid in Italia. Il monitoraggio settimanale registra un tasso di occupazione in terapia intensiva al 13,4% (10 febbraio) contro il 14,8% (3 febbraio). Riduzione anche per il tasso di occupazione in aree mediche: a livello nazionale è al 26,5% (10 febbraio) contro il 29,5% (3 febbraio).
La maggiore occupazione di posti letto Covid nelle terapie intensive si registra questa settimana nelle Marche, con un valore pari al 23,9%. Seguono Friuli Venezia Giulia al 22,3% e Lazio al 16,1%. Per quanto riguarda i reparti di area medica, la maggiore occupazione si rileva in Abruzzo (al 37,3%), Sicilia (35,6%) e Liguria (35,5%). La più alta incidenza di casi Covid è registrata invece nella Provincia autonoma di Bolzano, con 1517,9 casi per 100mila abitanti, seguita dalle Marche (1289,1) e dal Veneto (1182). Emerge, secondo quanto si apprende, dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale.
Diminuisce il numero di nuovi casi di Covid-19 non associati a catene di trasmissione: sono 410.941 contro 553.860 della settimana precedente. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (18% contro 17% la scorsa settimana).
Via la mascherina ma solo all’aperto. Sileri: “Green pass da ridiscutere”
Da oggi l’Italia è un po’ più libera: Ffp2 obbligatoria solo al chiuso. Riaprono le discoteche (anche se con molte limitazioni) e tra un mese tornano le visite in ospedale. Il sottosegretario Sileri: “A fine marzo si potrà rivedere il Green pass“
Piccoli spiragli di libertà: potremmo infatti fare una passeggiata all’aperto senza mascherina, che detta così sembra una grande conquista, ma invece la dice lunga rispetto alle scelte dei governi (Conte II e Draghi) in merito alle restrizioni per fronteggiare la pandemia. I due governi infatti sembrano aver preferito il modello cinese di fronteggiare la pandemia piuttosto che quello anglosassone o americano.
Da parecchio tempo però la situazione (anche grazie ai vaccini) è migliorata nettamente e l’ordinanza in vigore da oggi che consente la circolazione a volto scoperto (ad eccezione nei luoghi chiusi e affollati) è una prova evidente. Andremo avanti così, fino al 31 marzo, con la Fpp2 sempre in tasca. Pronta all’uso in caso di bisogno.
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