James Blunt, ha proposto alla polizia di essere usata come arma di sfinimento contro i manifestanti, la polizia lo fa veramente.

Due settimane fa, in piena polemica fra Neil Young e Spotify, James Blunt aveva minacciato ironicamente: «Se non rimuovete immediatamente Joe Rogan, pubblicherò nuova musica sulla piattaforma». Al cantautore inglese non sono mai mancati senso dell’umorismo e autoironia, come hanno dimostrato anche le risposte agli hater sui social. Ora però si è superato suggerendo alla polizia della Nuova Zelanda di usare la sua musica come arma contro i manifestanti. Il bello è che il suo consiglio è stato accettato.

James Blunt è stato proprio l’autore di questa particolare proposta, ecco il tweet:

È iniziato tutto con un articolo della BBC in cui si spiegava i metodi con cui a Wellington la polizia neozelandese cercava di disperdere i manifestanti contro le restrizioni anti Covid. Manifestanti che, ispirati dal Convoy for Freedom canadese, si sono accampati di fronte al Parlamento. A quel punto la polizia e le varie autorità hanno dovuto arrangiarsi e cercare modi per cacciarli via. Tra questi alcuni erano più classici come gli idranti la polizia, attacchi più diretti come la trasmettere in loop 15 minuti di messaggi sui vaccini. Ma sono stati utilizzati anche escamotage del tutto particolare per snervare i manifestanti, che oggi fanno anche un po’ ridere, come hit di Barry Manilow e la Macarena.

James Blunt a quel punto condiviso l’articolo su Twitter taggando l’account della New Zealand Police e aggiungendo col suo tipico senso dell’umorismo: «Fatemi un fischio nel caso non funzioni». Ovvero: se neppure Manilow dovesse funzionare, potete sempre utilizzare come arma la diffusione della mia musica che convincerebbe chiunque a sloggiare. Con altrettanta ironia ha risposto Trevor Mallard, speaker del Parlamento neozelandese, che ha twittato: «Accettiamo la sua gentile offerta. Il mio unico dubbio è se sia giusto nei confronti dei nostri agenti di polizia, ma sono convinto che ce la faranno».

Purtroppo, non ha funzionato, ma non è la prima volta che viene utilizzato come minaccia contro i no-vax

Poteva rimanere un dialogo surreale su Twitter fra un cantante pop fuori moda e un politico che vuole comunicare in modo ironico col pubblico del social, e invece secondo quanto riporta Radio New Zealand la canzone You’re Beautiful di James Blunt è stata effettivamente sparata a pieno volume. Anzi, è stata passata «talmente tante volte che ora i manifestanti la sanno a memoria e la cantano». E insomma, non ha funzionato.

La cosa comica è che non è la prima volta che qualcuno propone di usare Blunt come arma. Lo scorso 30 gennaio Brett Sutton, Chief Health Officer dello Stato di Victoria, in Australia, aveva twittato: «Il 38,1% dei cittadini di età superiore ai 18 anni a Victoria ha fatto la terza dose. Quelli più a rischio sono oltre il 60%. Restano comunque molte persone non sufficientemente protette. Se i numeri non si alzeranno, farò sì che le canzoni di James Blunt siano trasmesse in loop su tutti i mezzi del trasporto pubblico». Simpatiche tecniche del genere sono state utilizzate anche negli Stati Uniti dalla polizia che ha diffuso musica coperta da copyright per rendere inutilizzabili sui social eventuali video dei manifestanti, questa forse più ingegnosa che divertente.

Enrica Nardecchia

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