La Russia è “allarmata da notizie” relative al forte aumento dei bombardamenti nel Donbass “con l’uso di armi proibite dagli accordi di Minsk”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavorv citato dalla Tass.
“Abbiamo sottolineato che non c’è alternativa all’attuazione degli accordi di Minsk nella loro interezza. E, naturalmente, abbiamo sottolineato la nostra seria preoccupazione per le dichiarazioni di Kiev secondo cui non avrebbero condotto un dialogo diretto con Donetsk e Lugansk. È una sfida e un rifiuto diretto a rispettare gli accordi di Minsk”, ha detto Lavrov, parlando ai giornalisti dopo il suo incontro con il ministro degli Esteri greco Nikos Dendias.
“Per quanto riguarda la situazione sulla linea di contatto nel Donbass, siamo molto allarmati dalle recenti notizie, di ieri o del giorno prima, di un forte aumento dei bombardamenti con l’uso di armi vietate dagli accordi di Minsk”, ha sottolineato il massimo esponente della diplomazia russa.
Le proposte di sicurezza russe non escludono l’attuazione di Minsk-2, ma al contrario ne prevedono l’attuazione, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
“Ma non preclude in alcun modo l’attuazione degli accordi di Minsk, ma, al contrario, presuppone l’attuazione coscienziosa del pacchetto di misure di Minsk da parte di Kiev”, ha affermato Lavrov in una conferenza stampa, dopo i colloqui con il suo omologo greco.