Jannik Sinner ritorna in campo dopo un mese di assenza e lo fa rimontando Alejandro Davidovich Fokina col punteggio di 4-6, 7-6, 6-3. Agli ottavi del 500 di Dubai l’altoatesino se la vedrà con Andy Murray, che nel pomeriggio di ieri ha battuto anch’egli in rimonta Christopher O’Connell.

Inizio complicato per Sinner al rientro

Non si vedono ancora gli effetti della cura Vagnozzi su Jannik Sinner, è ovvio. Ed è ovvio anche che non ci si poteva aspettare una vittoria netta da parte dell’altoatesino, rimasto lontano dai campi per quasi un mese dopo la positività al Covid riscontrata appena prima dell’inizio del 500 di Rotterdam. Soprattutto nel primo set sono risultati evidenti i segnali di una condizione fisica non ancora ottimale: scarsa aggressività e propositività e poca incisività in risposta. I primi nove game della partita sono ancorati ai turni di battuta dei due giocatori in campo, che neanche lontanamente vengono sfiorati dall’idea di brekkare.

Da ambo le parti vengono infatti scoccate delle ottime prime che permettono di chiudere lo scambio entro pochi punti. Non si gioca molto, soprattutto quando a servire è Davidovich Fokina, le cui frequenti e pesanti prime inibiscono la risposta già debole di Jannik. Il numero due d’Italia trova davvero poco margine in risposta, e al servizio concede sempre qualcosa in più rispetto all’avversario, in particolar modo quando è costretto a ripiegare sulla seconda. Nel decimo game è proprio la seconda a mettere fuori gioco Sinner e favorire la ribattuta dello spagnolo, bravo a farsi trovare pronto e cinico nel trasformare la prima palla break della partita e mettere in tasca la prima frazione.

Jannik rimonta a un passo dalla sconfitta

In apertura di secondo set arrivano le prime occasioni di break anche per Sinner, ma Fokina con tre delle sue prime cariche riesce a tenere a distanza l’azzurro. Nel sesto gioco il ventiduenne di Malaga vince la seconda palla break su due giocate, e con il vantaggio ottenuto spiega le vele in direzione ottavi di finale. Un po’ grazie al suo istinto di sopravvivenza, un po’ grazie all’aiuto di un nastro tricolore sulla palla break, Jannik crea una falla nel veliero spagnolo e strappa per la prima volta nel match la battuta avversaria. Sinner inizia a trovare allora più solidità e controllo sullo scambio, mentre a Davidovich comincia a tremare il braccio. Al tie-break il tennista iberico si ritrova a disposizione addirittura tre match point consecutivi, ma non trova la lucidità per chiudere la partita. Mantiene il sangue freddo invece Sinner, bravo a mettere in difficoltà l’avversario senza inciampare sugli stessi errori che l’avevano portato a concedere i match point.

Gli strascichi positivi derivanti dagli ultimi punti del set precedente permettono a Sinner di iniziare il terzo parziale imponendo il suo ritmo a un Davidovich Fokina con la testa ancora alla volée di dritto sbagliata sul terzo match point. Lo spagnolo, come nel primo set, mette in campo una grande quantità di prime, ma stavolta Jannik risponde con più incisività e trova più facilmente la via del break. Dopo non essere riuscito a trasformare tre palle break nel quarto game, non spreca nel sesto gioco trovando un vantaggio che lo accompagna fino alla fine della partita. Agli ottavi di finale Sinner contro Murray cercherà la rivincita della sconfitta subita dallo scozzese a Stoccolma lo scorso novembre.

ENRICO RUGGERI

Photo Credit: via Twitter, @federtennis

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