La Vice di Biden, Kamala Harris, strappa applausi al suo discorso a Monaco. Ma dietro le sue parole si cela molto altro.
Nel giorno del vertice tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin, iniziato in tarda mattinata, la guerra tra Ucraina e Russia ormai è realtà. Una guerra che, però, rischia di esplodere in tutta Europa. Almeno questo è quanto ha sostenuto Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, nel corso di un briefing con la stampa organizzato ai margini della conferenza sulla Sicurezza che si sta tenendo a Monaco.
Le dichiarazioni di Kamala Harris
Secondo la Harris, “l’Europa è sull’orlo di una possibile guerra“. Dunque ha aggiunto:
“Questa è un’alleanza di nazioni in cui ognuna ha le proprie priorità e le proprie preoccupazioni individuali su come qualsiasi cosa faremo in futuro avrà un impatto sul loro Paese specifico, le loro economie e la loro sicurezza. Quindi, ancora una volta non negherei all’Italia di avere la sua prospettiva o il suo elenco di preoccupazioni. Lo facciamo tutti, in realtà”
Kamala Harris
Dichiarazioni che cercano di mantenere saldi gli equilibri, ormai delicatissimi, di questa complessa condizione geopolitica. Tuttavia non serve molto sforzo per intravedere la strategia dietro le sue parole, con le quali non vuole inimicarsi nessun fronte. Ma, soprattutto, parole che non presuppongono nessuna tendenza ad agire, della quale potrebbe pentirsi.
Tuttavia la situazione resta allarmante e la Vice sa di non poterlo ignorare.
“Stiamo parlando della reale possibilità di una guerra in Europa. Voglio dire, prendiamoci un momento per capire il significato di ciò di cui stiamo parlando. Sono passati più di 70 anni, e in questi 70 anni, come ho detto ieri, c’è stata pace e sicurezza”.
Kamala Harris
Sono le parole della vicepresidente degli Stati Uniti.
“Le sanzioni emesse sono alcune delle più grandi, se non le più forti, che abbiamo mai emesso. Provocheranno un danno all’economia russa e al suo governo”.
Kamala Harris
Si spera che, nonostante la storia ci insegni il contrario, la sola emissione di sanzioni economiche possa scoraggiare un sempre più imminente scontro armato.
Articolo di Maria Paola Pizzonia
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