La campagna contro la Russia continua su più fronti. Alcune emittenti europee e la campagna social #EurovisionWithoutRussia hanno chiesto l’esclusione della Russia dal contest europeo.
Tuttavia, dato che la competizione non è politica, come afferma l’European Broadcasting Union l’Eurovision, la Russia potrà partecipare.
La richiesta dell’esclusione della Russia dall’Eurovision e la decisione finale
Nonostante l’inizio delle ostilità, la richiesta di esclusione della Russia dal contest, avanzata ieri dall’emittente televisiva statale ucraina Suspilne, è stata respinta. L’iniziativa – rilanciata dall’hashtag #EurovisionWithoutRussia – aveva ottenuto l’appoggio di diversi media, che avevano richiesto seri provvedimenti alla luce degli ultimi eventi bellici ucraini-russi.
La lettera con la richiesta è arrivata a Delphine Ernotte Curci, presidente dell’emittente France Télevisions, e per l’appunto all’EBU. Il comitato promotore ha chiesto l’esclusione della Russia dal contest, sottolineando che lo scopo della creazione dell’Eurovision Song Contest, che risale a dopo la seconda guerra mondiale, serviva ad unire l’Europa. “La partecipazione della Russia come Paese aggressore e violatore del diritto internazionale all’Eurovision di quest’anno mina l’idea stessa della competizione”. L’opinione dei richiedenti, è che l’esclusione della Russia dovrebbe poter poggiare anche su solide basi normative, proprio perché viola il regolamento dell’Eurovision stesso. I valori del contest, infatti, si basano sul rispetto di “Universalità, Indipendenza, Eccellenza, Diversità, Responsabilità, Innovazione, Uguaglianza e Inclusività – e si impegnano affinché nessun concorrente, delegazione o paese sia discriminato e/o ridicolizzato in alcun modo”. In considerazione di ciò, la richiesta dell’allontanamento della Russia.
Tuttavia, l’EBU ha comunicato che l’Eurovision non ha nulla a che vedere con la politica, affermando la piena possibilità della Russia di partecipare al contest. “L’Eurovision Song Contest è un evento non politico che unisce le nazioni e celebra le differenze attraverso la musica. I membri EBU in Russia e Ucraina si sono impegnati a partecipare nell’evento di quest’anno a Torino e intendiamo dare il benvenuto agli artisti di entrambi i Paesi e farli partecipare a maggio”.
Beatrice D’Uffizi
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