Ieri, il Ministro degli Esteri della Cina Wang Yi, in una telefonata con la controparte ucraina Dmytro Kuleba ha condannato l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina. Il Ministro si dice preoccupato per i civili, e invita Russia e Ucraina a trovare una soluzione al conflitto attraverso la diplomazia e all’aiuto degli altri Paesi.
Il sostegno alla Russia arriva dalla Cina, un Paese altrettanto autoritario
Il cambio di rotta della Cina esplicitato ieri dal suo Ministro degli esteri lascia senza parole l’Occidente. Infatti la Cina non si distingue certo per l’adozione di un governo democratico, anzi, spesso ci sono giunte notizie relative a un utilizzo autoritario del potere. Tuttavia, la repubblica popolare sembra disposta ad agevolare la ricerca di un punto di incontro tra Kiev e Mosca. Questa novità potrebbe sconvolgere l’andamento della guerra. Infatti, all’apertura delle Olimpiadi invernali di Pechino, Vladimir Putin e Xi Jinping sembravano aver instaurato una solida alleanza, che preoccupava Europa e Stati Uniti.
Wang Yi si è invece dimostrato inaspettatamente aperto al confronto con l’Ucraina, sottolineando che la Cina ha sempre sostenuto che la sicurezza di un Paese non può essere a scapito della sicurezza di altri Paesi, e che la sicurezza regionale non può essere raggiunta espandendo i blocchi militari.
Le parole di Wang Yi sono giunte in replica alla richiesta di Dmytro Kuleba di attuare una risposta diplomatica nei confronti del conflitto russo ucraino. Il Ministro degli esteri ucraino si è rivolto anche alla Polonia, alla Francia e alla Germania. È stato richiesto a tali Paesi, appartenenti al cosiddetto “triangolo di Weimar” un inasprimento delle sanzioni nei confronti della Russia.
Michela Foglia
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