Triangle Strategy è il nuovo JRPG targato Artdink e Square Enix uscito per Nintendo Switch lo scorso 4 marzo. Ho avuto modo di provarlo per voi grazie a Nintendo e ora ne parliamo un po’ insieme.

Triangle Strategy, una trama intrigante

Il gioco è ambientato nella regione di Nortelia, un luogo diviso in tre territori: Aesglast, Sabulos e Glenbrook. Nortelia è stata protagonista della Guerra del Sale e del Ferro, un grande scontro dovuto al contendersi delle materie prime di questa terra, che ha ritrovato la pace grazie al re di Glenbrook.
Noi interpreteremo Serenoa, erede del Casato dei Wolfhort, protettori di Glenbrook.
Serenoa è promesso sposo alla aesglastiana Frederica, in modo che il loro matrimonio possa rafforzare l’alleanza fra Aesglast e Glenbrook.
Ho trovato molto interessante non solo la trama in generale ma anche la parte dedicata al popolo dei roseliani, mi ha lasciato degli ottimi spunti di riflessione, ma non ve ne parlo per non farvi spoiler.

Gli intrecci della trama sono raccontati non solo attraverso i numerosi dialoghi, ma anche tramite degli Scritti che possono essere trovati esplorando o acquistati dai mercanti.
Come appena detto, in questo gioco c’è veramente tanto da leggere e, anche se non è il mio caso, riconosco che possa essere pesante per alcune tipologie di persone che preferiscono arrivare il prima possibile all’azione vera e propria.

Triangle Strategy si mostrava già dalle demo un titolo dalla trama tanto complessa quanto intrigante.
Il linguaggio utilizzato è semplice e questo fa sì che non sia troppo difficile ricordare gli intrecci e il gran numero di informazioni di cui saremo sommersi, purtroppo però la traduzione è veramente tanto libera. Più volte mi sono accorta che il doppiaggio in inglese e la trascrizione in italiano divergevano di parecchio, spesso perdendo o stravolgendo l’intonazione del personaggio. Un peccato perché, a mio parere, chi non capisce bene l’inglese può trovarsi a fraintendere determinate situazioni.

A parte i difetti sulla traduzione, che comunque reputo abbastanza importanti, la trama l’ho trovata intrigante ed è riuscita a catturarmi fin dal primo istante, nonostante io non sia un’amante di questo tipo di ambientazione e di storie.

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Triangle Strategy – Photo credit: Federica Giorgi

Triangle Strategy, un gameplay tosto al punto giusto

Come detto nell’introduzione, Triangle Strategy è un JRPG con combattimenti a turni su griglia. Il genere è quindi già di per sé abbastanza complesso e richiede un gran quantitativo di pazienza e attenzione.
Il gameplay di questo titolo si divide in tre fasi: storia, esplorazione e battaglia.

Storia

Le parti di storia di Triangle Strategy sono i momenti in cui viene narrata la trama del gioco. Queste possono essere principali o secondarie e vengono segnate con due colori diversi sulla mappa.
Nonostante vengano chiamate secondarie, queste sono in realtà veramente importanti per farci capire come agire nel momento di compiere delle scelte, quindi consiglio comunque di leggere quanti più dialoghi possibili.
Ma delle scelte ne parleremo più avanti.

Esplorazione

Nelle fasi di esplorazione potremo svolgere svariate azioni. Solitamente queste avvengono subito prima di una battaglia o di una decisione importante da prendere, infatti avremo la possibilità di parlare con i vari NPC del gioco per raccogliere informazioni o opinioni utili per schiarirci le idee sul da farsi.
Inoltre, potremo trovare svariati oggetti che possono essere utili in battaglia.
Anche qui consiglio di parlare sempre bene con tutti i personaggi, perché spesso questo ci sbloccherà delle opzioni di dialogo importanti nel momento di utilizzare la Bilancia Risolutrice, di cui parleremo a breve.

Battaglia

La fase di Battaglia è ovviamente quella di gameplay più attivo. Prima di ogni scontro avremo sempre la possibilità di prepararci, sia posizionando le unità da schierare, sia comprando oggetti e miglioramenti presso l’Accampamento, dove potremo anche far salire di livello i nostri personaggi.
Gli scontri rappresentano un buon livello di sfida, spesso mi è capitato di doverne ripetere uno più e più volte, ma è una situazione classica in questo tipo di gioco. Spesso infatti bisognerà provare le battaglie più volte per capire meglio quali personaggi usare e come usarli e sviluppare, appunto, una strategia per vincere. Il gioco tenterà comunque di aiutarci in questo suggerendoci quali unità utilizzare, anche se spesso sono tranquillamente riuscita senza utilizzare tutti i personaggi indicati.
Ogni scontro è diverso dall’altro, non dovremo infatti sempre annientare tutti gli avversari ma a volte bisognerà raggiungere un obiettivo, come arrivare in un determinato punto della mappa o eliminare un avversario in particolare. Questa caratteristica rende il gameplay abbastanza variabile.
Ho trovato le battaglie sempre avvincenti e frustranti al punto giusto, soprattutto perché, quando si capisce quale strategia sia meglio utilizzare, il sentimento di soddisfazione è decisamente grande.

La Bilancia Risolutrice

Arriviamo qui all’elemento che contraddistingue Triangle Strategy.
Durante tutto il gioco, Serenoa avrà la possibilità di fare delle scelte di dialogo che andranno ad influenzare i punteggi di pragmatismo, moralità e libertà, che non ci vengono mai mostrati e che cambieranno sia la nostra possibilità di influenzare alcuni personaggi, sia i vari personaggi che si uniranno a noi.
Perché parlo di influenzare gli altri personaggi? Perché questo è importantissimo riferendosi alla meccanica della Bilancia Risolutrice. Per prendere le scelte più importanti, tra cui anche quella che determinerà il finale a cui arriverete dato che sono più di uno, Serenoa utilizzerà questa Bilancia in cui ogni personaggio metterà una moneta nel piatto che rappresenta la propria scelta.
Prima di ogni votazione Serenoa potrà non solo esplorare la zona ma anche parlare con i suoi compagni e tentare di convincerli a prendere la scelta che vorrebbe lui, questo grazie anche alle opzioni di dialogo che si sbloccheranno con le informazioni ottenute sia precedentemente che sul momento girando per la zona.
All’inizio questa meccanica può sembrare un po’ farlocca, dato che nelle prime votazioni ci sarà quasi sempre un personaggio neutro che ci darà retta con più facilità e ci porterà a prendere la scelta che vogliamo noi. In realtà nelle fasi di gioco più avanzate la situazione non sarà questa e capiterà anche di non ritrovarsi sul percorso che desideriamo perché magari i nostri punteggi non erano abbastanza alti per convincere alcuni personaggi o perché non siamo riusciti ad ottenere determinate informazioni.
Questo aumenta la rigiocabilità del titolo, dato che le biforcazioni da prendere sono veramente parecchie.

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Gameplay – Photo credit: Federica Giorgi

Triangle Strategy, un comparto artistico meraviglioso

Tra i tantissimi pregi che ho trovato in questo titolo non possono non nominare il comparto artistico di Triangle Strategy.
Oltra ad una colonna sonora meravigliosa, adatta in ogni contesto e decisamente coerente con l’atmosfera del titolo, una menzione d’onore va fatta alla grafica.
Io sicuramente ho un debole per gli stili pixelosi, ma il 2D-HD di Triangle Strategy mi ha decisamente rapito il cuore. I dettagli sono tantissimi e molto curati, sia per ciò che riguarda le ambientazioni che per gli abiti dei personaggi.
Inoltre, come si può notare anche solo dalla copertina di gioco, le art dei personaggi principali sono veramente delle piccole opere d’arte.
Altro punto importante sono le animazioni, che nonostante siano molto semplici riescono sempre a trasmettere le emozioni dei personaggi che parlano.
Il titolo è veramente una perla sotto questo punto di vista.

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Schermata di vittoria – Photo credit: Federica Giorgi

Triangle Strategy, tanti nice touchs

Un’altra cosa che ho notato giocando questo titolo è sicuramente la precisione con cui alcuni dettagli sono stati curati, dei nice touchs, ovvero dei particolari non essenziali ma che arricchiscono comunque il titolo.
Primo fra tutti vorrei nominare la mappa del gioco, che esteticamente non è fra le migliori che abbia visto, ma di cui ho apprezzato il fatto che venga sempre indicata la zona in cui spostiamo il puntatore, rendendoci sempre chiari i confini dei vari territori.
Altro nice touch che ho trovato piacevole è il fatto che quando i personaggi cambiano classe o migliorano l’arma, questi avranno un nuovo abbigliamento e una nuova arma nelle battaglie successive.§
Ma sicuramente il dettaglio che ho più apprezzato riguarda le biografie dei personaggi. Durante i dialoghi avremo la possibilità di vedere le art e le bio dei personaggi principali e fino a qui tutto ok. Il nice touch sta nel fatto che la biografia del personaggio cambia con l’evoluzione degli eventi di gioco, quindi sono costantemente aggiornate.
Si tratta quindi di svariati dettagli che mi hanno lasciata più volte sorridente mentre giocavo.

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Bio di Frederica – Photo credit: Federica Giorgi

Triangle Strategy, un gioiellino da non lasciarsi scappare

Triangle Strategy è sicuramente uno dei titoli migliori che abbia giocato recentemente.
Sicuramente il fatto che sia un genere che mi appassiona ha contribuito molto, dato che ho sentito anche pareri di persone che si sono bloccate e annoiate davanti ai tanti dialoghi di questo titolo.
Ma a parte il gusto personale, non si può non dire che il gameplay, la trama e il comparto artistico di Triangle Strategy sono decisamente dettagliati e curatissimi.
Peccato per la traduzione, che spesso rovina la forte carica emotiva dei dialoghi.
Nonostante questo, non posso non consigliare Triangle Strategy agli amanti del genere, ma anche a tutti coloro che vorranno immergersi nelle complesse vicende di Nortelia.

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Triangle Strategy – Photo credit: Federica Giorgi

TRIANGLE STRATEGY RECENSIONE | TESTATO SU NINTENDO SWITCH

+ Trama intrigante e ben narrata
+ Gameplay complesso al punto giusto e molto soddisfacente
+ Comparto artistico decisamente degno di nota
+ Tanti nice touchs

– Molti dialoghi che possono far risultare il titolo lento e non per tutti
-Traduzione troppo libera e imprecisa

VOTO: 9

Federica Giorgi

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