Kiev da la notizia dopo la proposta dell’ultimatum russo: “La resa non è un ‘opzione”.
Se l’Ucraina avesse accettato le condizioni imposte da Mosca, i soldati avrebbero avuto due ore a partire dalle 7,30, ora italiana, per arrendersi e andarsene. Si è avviato un corridoio umanitario per evacuare i civili, ma la risposta di Kiev è arrivata poco dopo la mezzanotte, affermando la volontà di resistere.
L’Ucraina non consegnerà Mariupol.

Nuovi bombardamenti su Kiev

Le sirene antiaeree hanno iniziato a suonare nella tarda serata di domenica a Kiev, dove sono state udite forti esplosioni, secondo i media ucraini.
Secondo la polizia locale, un raid aereo sembra aver colpito il villaggio di Zabuianna, nel distretto di Bucha della regione di Kiev, e non è ancora chiaro il bilancio delle vittime. 
Altri raid aerei sono stati segnalati anche a Zhytomyr, dove 13 edifici sono stati danneggiati e alcune persone sono rimaste ferite. A Kharkiv le autorità affermano di aver perso i contatti con un convoglio umanitario che al momento si trova sotto il controllo delle forze russe. A Chernihiv, secondo fonti locali riportate da Ukrainska Pravda, un giornale online ucraino, l’artiglieria russa avrebbe colpito un’autocisterna piena d’acqua e ucciso due persone.

Kiev, nel frattempo, durante la notte ha sopportato un altro bombardamento. Per adesso sono almeno 6 i morti causati dalle recenti esplosioni notturne. I corpi si trovano fuori dal centro commerciale Retroville, a nord-ovest di Kiev. Il sito è stato colpito da un potente colpo che ha polverizzato i veicoli parcheggiati e ha creato un cratere largo diversi metri.
Oggi riprenderanno i negoziati online.

Beatrice D’Uffizi

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