«Centomila persone sono in trappola, in condizioni disumane, senza acqua né cibo, né medicine», sotto i «costanti» bombardamenti russi. Il presidente dell’Ucraina, Zelensky, chiede che la Russia consenta corridoi umanitari sicuri. Intanto, denuncia che i russi avrebbero catturato i soccorritori e gli autisti – facendoli prigionieri – di un convoglio umanitario diretto a Mariupol, formato da undici autobus per i civili in fuga. Le forze russe, secondo le fonti della difesa americana, sono entrate a Mariupol, ma gli ucraini stanno cercando di esistere, «stanno lottando molto duramente per non far cadere la città». 

Si registra inoltre “attività navale russa nel Mar Nero, ma questo – secondo la stessa fonte – non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente”. In particolare, un video pubblicato su Telegram e geolocalizzato dalla Cnn, mostra il lancio di missili cruise da una nave situata al largo della costa della Crimea, appena a ovest della città di Sebastopoli, verso l’Ucraina.

L’avanzata russa procede e il Pentagono conferma che le forze di Mosca hanno usato missili ipersonici “almeno in un’occasione”, “contro un edificio e a una distanza ravvicinata”. Gli Usa confermano anche le difficoltà russe sul campo di battaglia: per la prima volta dall’inizio dell’invasione, infatti, la potenza di combattimento della Russia è scesa sotto al 90%, ha detto un funzionario della Difesa Usa spiegando che Mosca ha subito forti perdite “di munizioni e uomini”.