A Phuket, ci sono decine di cittadini ucraini ed oltre 7mila russi bloccati da settimane sull’isola. Continuano le notizie angoscianti dal fronte guerra e sono in costante contatto con amici e parenti.
La guerra in Ucraina ha portato alla cancellazione dei collegamenti aerei di oltre 7 mila russi, che sono bloccati da settimane sull’isola di Phuket in Thailandia. Lo ha affermato la BBC, dicendo che per questi turisti russi il problema principale in loco è quello di ritirare contanti agli sportelli automatici ed effettuare pagamenti con carta di credito. E’ stato tutto bloccato a causa delle sanzioni bancarie imposte a Mosca.
La piccola isola thailandese si stava appena risollevando dalle restrizioni al turismo causa Covid-19 tenendo lontani oltre 7 milioni di turisti l’anno, ora si trova catapultata in una nuova situazione di crisi per la guerra russo-ucraina. Come in altre zone tra le più turistiche al mondo, anche a Phuket quella russa è la nazionalità più prevalente. Gia da dicembre scorso sono arrivati 17 mila russi e gli alberghi e ristoranti hanno inserito pietanze tipiche quali la minestra a base di barbabietola originaria dall’ucraina, ed anche nelle spiagge ci sono cartelli in cirillico.
Parliamo di visitatori che vengono dal Kazakistan, da città siberiane come Omsk, Irkutsk e Novosibirsk gente in fuga dall’inverso polare arrivati sull’isola tra dicembre e gennaio. La maggior parte di loro non vuole parlare con i giornalisti con la costante paura per le ripercussioni a casa di una loro testimonianza su quanto sta succedendo in Ucraina. Sanno di certo che se parlano e chiamano la guerra possono rischiare un’azione penale nella loro patria.
A Phuket ci sono anche decine di cittadini ucraini a cui le autorità thailandesi hanno accettato di prolungare il visto turistico per poter rimanere sull’isola come suggerito dai loro parenti in patria. Questi turisti ucraini seguono con continua angoscia gli aggiornamenti e le notizie del fronte di guerra e sono in costante contatto telefonico con i parenti e gli amici in patria o rifugiati in altri paese confinanti.
Sull’isola thailandese si è creato un vera e propria catena e spirito di solidarietà: l’ambasciato ucraina in Thailandia ha confermato di aver già ricevuto più di 100 offerte di alloggio gratuito da residenti thailandesi. Nel frattempo, il governo thailandese sta cercando un modo per consentire ai turisti russi bloccati di trasferire fondi per poter pagare il soggiorno utilizzando app di trasferimento internazionale e il sistema bancario locale. Ci sono alcuni ristoranti che danno la possibilità di pagare con un bonifico tramite carte emesse da banche russe come Sberbank, Alfa e Tinkoff. Qualche albergo sta facendo sconti a sia clienti ucraini che russi, offrendo la possibilità ad entrambi di trasferirsi in stanza più economiche. Inoltre, è stato anche messo a disposizione un ostello con letti gratuiti destinati a coloro che hanno terminato i contati.
I media thailandesi hanno annunciato che il governo thailandese e l’ambasciata russa stanno cercando un modo per riportare a casa i russi bloccati, ed hanno assicurato che nelle prossime settimane troveranno soluzioni alternative sia attraverso voli speciali di rimpatrio, sia con compagnie aeree ancora operative sul territorio.
Il momento in cui sia russi che ucraini se ne andranno dall’isola, la tanto sperata rinascita del turismo a Phuket rischia di attraversare un nuova fase di crisi per problematiche di contagi Covid. La speranza degli operatori turistici è che la Thailandia rimanga aperta come porta principale per l’Asia sperando che gli altri paesi la porta sia ancora chiusa. Confidano comunque di riuscire a recuperare alcuni flussi di visitatori desiderosi ad evadere dopo la pandemia nonostante la guerra ucraino-russa ed accoglierli sulla loro isola.
24 Marzo
Valeria Muratori