Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20:35) prosegue l’inchiesta di Pinuccio sul caso della vendita di armi alla Colombia con presunto intermediario Massimo D’Alema: un affare da 4 miliardi con Leonardo e Fincantieri e con 80 milioni di possibili provvigioni.
L’inviato di Striscia mostra un documento inedito in cui Francesco Amato, uno dei pugliesi coinvolti nell’affare, avvisa D’Alema che anche in Uruguay e Paraguay c’è un bando per vendere armi simile a quello della Colombia: 4 miliardi di euro a bando, per un totale di altri 8 miliardi. In uno dei messaggi l’ex premier si dimostra interessato e gli risponde: «Quando abbiamo le carte in mano trattiamo direttamente con le aziende [Leonardo e Fincantieri]. Bisogna evitare che queste lo facciano per i fatti loro».
Pinuccio vuole capire anche se il governo italiano sapeva o no della trattativa parallela di D’Alema in Colombia, e lo chiede al sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè che conferma che il ministro era stato informato da lui già a metà febbraio.
L’affare si fa sempre più intricato, con i vari protagonisti che si smentiscono a vicenda. Così l’inviato di Striscia la notizia pone 5 domande per cercare di fare – una volta per tutte – chiarezza:
1 Con che ministro del governo italiano ha parlato D’Alema?
2 Perché la società Leonardo prima si confronta con D’Alema e poi prende le distanze definendolo un millantatore?
3 Perché un manager di Fincantieri era a Bogotà con l’ex sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta, amico di D’Alema?
4 Che rapporti ha lo studio Robert Allen con D’Alema?
5 Era prevista una provvigione per D’Alema sì o no?
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Ph: Ufficio Stampa Striscia la notizia