Jamie Wallis, deputato conservatore di 37 anni, ha fatto coming out su Twitter rivelando anche di essere stato ricattato e violentato: “Prima non stavo bene. Non ho mai vissuto la mia verità. Adesso sono orgoglioso di essere completamente aperto e onesto riguardo alla mia identità”.
“E’ importante essere se stessi” e rivelare la propria identità
Jamie Wallis è il primo parlamentare apertamente transgender del Regno Unito. Ha deciso di fare coming out con un post pubblicato su Twitter affermando “quanto sia importante essere se stessi” e rivelare la propria identità. Il parlamentare fu eletto deputato nel 2019 per il collegio gallese di Bridgend e spiega come essere se stesso non è quasi mai stato facile. Jamie Wallis vuole che si continui ad utilizare il maschile nei suoi confronti e vuole da adesso farsi conoscere per quello che sente di essere.
Il post di Jamie Wallis su Twitter
Nel suo post condiviso sui social, per il quale ha avuto tantissimi messaggi a supporto e vicinanza, Wallis ha dichiarato di essere stato violentato e ricattato.
Sono le seguenti le parole di Wallis: “Sono trans. O per essere più precisi, voglio esserlo. Mi è stata diagnosticata una disforia di genere (una condizione caratterizzata da intensa sofferenza causata dal sentire la proria identità di genere diversa dal proprio sesso, ndr) e mi sono sempre sentito così fin da quando ero un bambino molto piccolo”. Continua dicendo: “Non avevo intenzione di condividerlo con voi. Ho sempre immaginato che avrei lasciato la politica molto prima di dirlo apertamente”. Invece, Wallis è riuscito a dire al mondo di Twitter di essere e sentirsi transgender.
Nel tweet il deputato conservatore ha fatto sapere però anche ulteriori informazioni, parla di essere stato ricattato. Qualcuno ha detto al padre di Willis l’identità del figlio, diffondendo le sue foto agli altri membri della famiglia minacciandolo di fare outing al resto del mondo: “Voleva 50mila sterline per tacere, alla fine grazie all’intervento della polizia l’uomo si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a 2 anni e 9 mesi di carcere”.
Wallis continua nel tweet: “Per un po’ mi è sembrato che sarei stato in grado di andare avanti. Essere un parlamentare e nascondere qualcosa del genere sarebbe sempre stato difficile, ma ho pensato con arroganza di esserne all’altezza. Beh, non lo sono“. Sono queste le parole del deputato conservatore, che dichiara che dopo il ricatto è stato anche violentato: “lo scorso settembre ho conosciuto una persona online. Quando ho deciso di dirgli di ‘no’ perché non voleva mettere il preservativo, lui ha deciso di violentarmi. Da allora le cose hanno davvero preso una brutta piega. Non sto bene“.
Da qui, Wallis continua dicendo come da quel momento non si sentiva piu bene e lo aveva notato infatti quando a fine novembre 2021 ha avuto un incidente stradale. Si è schiantato da solo con la sua auto e subito dopo l’incidente è scappato via “perchè ero terrorizzzato”. Racconta infatti che soffriva di disturbo da stress post-traumatico: “Onestamente non avevo idea di cosa stessi facendo, tranne per il fatto che ero sopraffatto da un travolgente senso di paura”.
Conclude il post su Twitter in questo modo: “Questa sera, mi sono ricordato dell’incredibile supporto che le persone con cui lavori possono fornire. Inoltre, mi è stato ricordato di quanto importante sia essere se stessi. Non ho mai vissuto la mia verità e non so come. Forse la mia verità inizia col dirlo a tutti“.
La dualità di Boris Johnson: sembra aver fatto una battuta transgender, ma il giorno dopo si congratula con Wallis
Martedì sera il premier britannico Boris Johnson ha organizzato una cena con alcuni parlamentari. Alla cena, secondo quanto riferito dai media britannici, Johnson sembra aver fatto una battuta sulle persone transgender: “Buonasera signore e signori, o come direbbe Keir Starmer (un leader laburista, ndr), persone a cui alla nascita viene assegnato il genere maschile o femminile”.
Adesso però, dopo il coming out di Wallis, Boris Johnson ha voluto complimentarsi e lodare il deputato conservatore per aver condiviso la sua storia personale “molto intima che senza dubbio sarà di grande aiuto per gli altri”.
Wallis comunica un altro tweet per ringraziare per tutto l’affetto ricevuto sui social
Dopo il coming out, Wallis ha condiviso un nuovo tweet per ringraziare tutti i messaggi d’affetto ricevuti. “Tutto questo è molto nuovo per me. Mi ci è voluto molto tempo per venire a patti con la mia disforia di genere. È una questione profondamente personale e speravo di continuare a mantenerla privata fino a quando non avessi terminato il mio mandato come membro del Parlamento per Bridgend. Sono sopraffatto dalla gentilezza e dal supporto che ho ricevuto nelle ultime ore. Sono orgoglioso di essere completamente aperto e onesto riguardo alle lotte che ho avuto, e continuo ad avere, con la mia identità. Tuttavia, rimango la stessa persona che ero ieri. Per il momento, continuerò a presentarmi come ho sempre fatto e userò il ‘lui’ come pronome (per me, ndr)”.
31 Marzo
Valeria Muratori