Il fotoreporter ucraino e attivista per i diritti umani Maks Levin è stato trovato morto. Lo riporta l’Ukrainska Pravda. Levin, 40 anni, che aveva lavorato per diverse testate internazionali tra cui Ap, Bbc e Reuters, era scomparso dal 13 marzo scorso dalla prima linea vicino a Kiev, nel distretto di Vyshhorod dove stava riprendendo i combattimenti. Il suo ultimo post su Facebook dal fronte era datato 12 marzo. Lascia 4 figli minorenni. E’ il settimo giornalista ucciso nella guerra in Ucraina.

“Secondo le prime informazioni, Levin è stato assassinato da soldati delle forze armate russe” ha affermato l’Istituto per i mezzi di comunicazione dell’Ucraina, citando la Procura generale dello Stato. A denunciare la scomparsa dell’uomo era stato, a mezzo Facebook, l’amico Markiyan Lyseyko: “Negli ultimi giorni, abbiamo provato in tutti i modi a contattare Maks Levine. Tuttavia, il tempo passa e il risultato è lo stesso. Non si ha nessuna informazione su Maks dal 13 marzo, vi prego di contattarmi”. Secondo Lyseyko, Levin era andato in auto per fotografare i combattimenti. Avrebbe lasciato il suo veicolo vicino al villaggio di Guta Mezh. 

“Il primo aprile, dopo approfondite ricerche intorno al villaggio di Huta Mezhyhirska nella regione di Kiev, la polizia ha trovato il corpo senza vita di Maks Levin”, ha scritto Ukrinform citando la testata ucraina per cui Levin lavorava, la LB.ua. Levin era arrivato a Huta Mezhyhirska il 13 marzo per documentare le conseguenze dell’aggressione russa. Accompagnato da Oleksiy Chernyshov, militare ed ex fotografo, aveva lasciato l’auto su cui viaggiava e si era diretto verso Moshchun, altro piccolo villaggio della zona. Subito dopo, tuttavia, le comunicazioni si erano interrotte. 

Originario di Kiev, Levin aveva collaborato con un gran numero di testate internazionali oltre che ucraine. Gran parte dei progetti più recenti erano dedicati appunto alla guerra. “Ogni fotografo ucraino vuole scattare la foto che fermerà la guerra“, usava dire. 

Grande commozione e sconforto da parte di chi lo conosceva. “Il fotoreporter Maks Levin, scomparso dal 13 marzo, è stato trovato morto nella regione di Kiev, stando a quanto riportano i suoi colleghi. Stava documentando l’occupazione russa nel villaggio di Huta Mezhyhirska. Levin era uno dei migliori fotoreporter ucraini, aveva quattro figli. Riposa in pace”, ha scritto in un tweet la giornalista ucraina Olga Tokariuk.

 Al 23 marzo erano sei i giornalisti uccisi nella guerra in Ucraina. L’ultima era stata Oksana Baulina, del sito russo indipendente The Insider, morta in un bombardamento mentre filmava la distruzione provocata dal lancio di razzi su un centro commerciale nel distretto di Podolsky. Ora si aggiunge Levin, il settimo caduto.