Un livello “anormale” di radiazioni è stato rilevato dall’operatore nucleare ucraino, Energoatom, nella cosiddetta Foresta rossa, l’area nei dintorni della centrale di Chernobyl in cui le truppe russe hanno scavato trincee prima di ritirarsi. Secondo quanto ha comunicato su Telegram il numero uno di Energoatom dopo un sopralluogo, le radiazioni erano fra 10 e 15 volte più alte della norma, probabilmente a causa dello scavo del terreno contaminato.
Trincee scavate a pochi chilometri da Chernobyl, in piena Foresta Rossa, una delle zone di esclusione maggiormente ‘avvelenate’ dall’incidente nucleare del 1986. Ci sono le immagini dei droni a testimoniare come le truppe russe abbiano preparato postazioni di difesa vicino alla centrale atomica smuovendo la terra con il rischio di ricevere dosi significative di radiazioni. I video sono stati pubblicati dall’Agenzia statale dell’Ucraina per la gestione delle zone di esclusione e mostrano l’intera rete di trincee in una delle aree più radioattive del mondo.
“Non si limitavano a scavare rifugi sulla scia dell’inquinamento da radiazioni. Non si limitavano a mantenere la difesa in quella zona, erano stanziati proprio li”, ha sottolineato Yaroslav Emelianenko, membro dell’agenzia. Dal canto suo il ministro dell’Ambiente e delle risorse naturali ucraino ha sottolineato che i soldati russi hanno sequestrato la centrale nucleare ignorando le regole di sicurezza contro le radiazioni.