Compie oggi 49 anni Adrien Brody. È stato il più giovane attore a vincere il premio Oscar come migliore attore protagonista. Ha ricevuto, tra gli altri un premio alla carriera al Locarno Festival per omaggiare un personalità cinematografica che è riuscita a far sognare l’immaginario collettivo con il suo lavoro.
“Ero cattivo, ribelle e crescevo con una furiosa immaginazione. Credo che un attore fosse sempre dentro di me”
Queste le parole di Adrien Brody con cui ha raccontato il se stesso agli inizi del suo cammino nella recitazione. Brody è uno dei volti del cinema americano che ha saputo conquistare il pubblico con la sua espressione dolce, malinconica e a volte folle. È famoso per la sua costante dedizione al lavoro che lo ha spinto anche a dimagrire per una parte. Ci ha regalato per questo quasi sempre interpretazioni molto intense con oltre trent’anni di carriera divisa tra altre e bassi e coronata nel 2002 con un meritato Oscar.
Cinque film cult con Adrien Brody
Tra le diverse intepretazioni di Adrien Brody abbiamo scelto quelle che per noi le cinque più imporanti. Iniziamo la nostra carrellata con “S.O.S. Summer of Sam” di Spike Lee in cui Brody ha il suo primo ruolo importante da protagonista che lo lancia nel grande cinema. Nel 2002 nel film “Il pianista” fu diretto da Roman Polanski nel suo ruolo cult di un pianista ebreo sopravvissuto all‘Olocausto che gli valse un Oscar da record.
Lo ritroviamo poi nel primo incontro con Wes Anderson nel film “Il treno per il Darjeeling” dove interpreta il ruolo di un uomo di affari. Il famoso attore americano è stato anche un insegnante tormentato nel film “Detachment” di Tony Kaye. Brody ha dimostrato infine di essere un perfetto villain ed un attore ampiamente versatile nel cult di Anderson “Gran Budapest Hotel”.
Stefano Delle Cave
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