Tutti i lavoratori che devono operare in condizioni di scarsa visibilità hanno l’obbligo di indossare un abbigliamento consono. È una divisa composta da accessori che possono aiutare a rendersi visibili, obbligatori come da legge italiana vigente.

Quando bisogna indossare gli indumenti ad alta visibilità? Scopriamolo insieme.

Quando utilizzare gli indumenti ad alta visibilità

Gli indumenti ad alta visibilità sono nati per aiutare i lavoratori, mentre operano in condizioni di disagio e scarsa illuminazione. I rischi sono all’ordine del giorno e un certo tipo di divisa aiuta a rendere ogni persona visibile, evitando incidenti di vario genere.

Il compito di questo tipo di abbigliamento è di rendere visibile tutti gli individui che lavorano, durante i momenti di scarsa illuminazione e visibilità. Non solo quando sono a piedi, ma anche mentre conducono dei veicoli in movimento. Il loro utilizzo è inoltre indicato durante le ore notturne e diurne, al chiuso e all’aperto.

In linea generale viene richiesto l’uso su autostrade, strade private, cantieri edili, strade extraurbane e urbane così come in ogni ambiente di lavoro dove è necessario. Le condizioni di lavoro possono cambiare, per questo la tipologia di abbigliamento ad alta visibilità è differente. Come possiamo vedere su https://latuta.com/it/edilizia-industria/abbigliamento-alta-visibilita, ci sono indumenti per la parte superiore e la parte inferiore del corpo volta a proteggere mentre si lavora.

Normativa UNI EN ISO 20471:2018

È la normativa UNI EN ISO 20471:2017 ad essere stata studiata per determinare tutti i requisiti che deve possedere un abbigliamento per la sicurezza sul lavoro, ad alta visibilità. La sicurezza del lavoratore è al primo posto in ogni situazione, per questo motivo è stata stilata una classificazione adatta al tipo di capo professionale. Grazie a queste disposizioni si può comprendere la composizione, il metodo di utilizzo, la manutenzione e la tipologia.

Come già argomentato, l’abbigliamento ad alta visibilità è anche chiamato a proteggere alcune parti del corpo. In generale, ci sono tre classi di appartenenza differenti caratterizzate da elementi indispensabili a seconda del livello di rischio alla quale si è esposti.

Questo è anche possibile grazie al materiale fluorescente e alla sua quantità, per la protezione durante il giorno. Il materiale retroriflettente è invece indicato per la visibilità notturna.

Questo è un abbigliamento che mira a migliorare la visibilità del soggetto in ogni situazione, accompagnando gli inserti catarifrangenti con colori accesi come rosso – giallo o arancione.

La scelta della classe viene effettuata dopo una attenta valutazione di rischi. In questo modo sarà possibile comprendere quale DPI sarà adatto a proteggere il lavoratore. La classe di appartenenza degli indumenti si ottiene con utilizzo di un capo o con la combinazione di alcuni di loro.

Tipologie di indumenti ad alta visibilità

Come accennato, ci sono diverse tipologie e classi per gli indumenti ad alta visibilità. Ogni azienda è chiamata a far indossare questi indumenti ai propri dipendenti, per la sicurezza loro personale e quella di terze persone.

Le tipologie sono:

  • Prima classe dedicata ai soli rischi minimi, su strade private o comunque a circolazione ridotta;
  • Seconda classe che sono idonei alla tutela del lavoratore durante le ore del giorno, su strade urbane ed extraurbane;
  • Terza classe è per i rischi maggiori, chiamati a coprire la maggior parte del corpo dell’operatore al fine che sia visibile in ogni situazione.