Sorride parzialmente il tennis italiano nel Day 3 del Masters 1000 di Montecarlo. Sonego e Musetti battono rispettivamente Ivashka e Paire accedendo al secondo turno, ma Fognini cade contro Tsitsipas. A sorpresa fuori Djokovic contro Davidovich Fokina.
Masters 1000 Montecarlo: bene Sonego e Musetti
Dopo il secondo turno centrato ieri da Fognini e Sinner, si aggiungono alla lista azzurra anche i due Lorenzo, Sonego e Musetti. Il primo, più in scioltezza rispetto al secondo, ha battuto in un’ora e mezza con un doppio 6-3 Ilya Ivashka, mai in grado di impensierire il tennista torinese. Sonny, infatti, aiutato da ottime percentuali al servizio (86% di resa con la prima e 67% con la seconda) ha lasciato poco margine di gioco all’avversario, che in tutto il match non riesce a collezionare neanche una palla break. Al piemontese invece basta un break piazzato nel quarto gioco del primo set e un altro effettuato in apertura di secondo per conquistare dei sedicesimi di finale che lo vedranno contrapposto a Laslo Djere.
Meno convinta e convincente la vittoria di Musetti, che dopo aver passeggiato nel primo set, archiviato sul 6-2 dopo 32 minuti, nel secondo set spreca troppo, permettendo a Paire di pareggiare il conto dei set. Prima del tie-break il francese non capitalizza ben sette set point, per poi approfittare ancora del frangibile servizio del carrarese e chiudere sul 7-6. Nel terzo parziale è Paire a crollare al servizio (in particolar modo sulla seconda), concedendo due break facili a Musetti, bravo a restare concentrato e mettere fine alla partita ancora sul 6-2. Al secondo turno del Masters di Montecarlo Lorenzo sarà costretto ad alzare inevitabilmente l’asticella in vista di un avversario decisamente più ostico, Felix Auger-Aliassime.
Cade a sorpresa Djokovic, meno a sorpresa Fognini
Con appena tre partite sulle gambe in quattro mesi di ATP Tour, Novak Djokovic ha pagato a caro prezzo l’intensità (a intermittenza) di Alejandro Davidovich Fokina. Già dal primo set dal tennista serbo non si percepiscono vibrazioni positive, con Nole che perde per ben tre volte il servizio sotto i colpi pesanti dello spagnolo. Quest’ultimo, dopo aver chiuso il parziale sul 6-3, sembra aver ucciso l’avversario con il break in apertura di secondo set, ma a quel punto inizia un harakiri da più di venti errori non forzati che permettono a Nole di intascarsi il set al tie-break e provare la rimonta al terzo. Qui però, dopo aver ceduto la battuta alla prima occasione, il 21 volte campione Slam inizia a mollare, fino al fatidico 6-1 per Davidovich che ottiene una delle più importanti vittorie della sua carriera, se non la più importante.
Una sconfitta probabilmente pronosticabile ma che comunque lascia un po’ d’amaro in bocca, quella subita da Fognini per mano di Tsitsipas. A condizionare la partita di Fabio è stata la mancata costanza di rendimento e il nervosismo generato dal solito coaching di Stefanos con papà Apostolos. Nel primo set a un certo punto i due sembrano anche equivalersi, ma grazie al break nell’ottavo gioco e al nastro sul set point nel nono Tsitsipas archivia il primo set sul 6-3. Nella seconda frazione Fognini cede troppo facilmente i primi due turni di servizio e di fatto regala all’avversario la chance di chiudere la partita. Il numero cinque del mondo non indugia e inferisce all’azzurro addirittura con un rotondo 6-0.
ENRICO RUGGERI
Photo Credit: via Twitter, @TennisHQ_
Seguici su Metropolitan Sport