Oggi con BRAVE vogliamo raccontarvi di più sul supporto e le iniziative che i Centri Antiviolenza offrono sul territorio.
Centri Antiviolenza: cosa sono e come chiedere aiuto
I Centri Antiviolenza sono delle strutture che forniscono consulenze a livello psicologico e legale, ma anche sensibilizzazione e prevenzione a coloro che sono vittime di violenza. In questi centri le persone prestano aiuto volontariamente per contrastare la violenza, soprattutto quella di genere, ma non solo. Grazie ai CAV le vittime vengono aiutate concretamente nel loro percorso di rinascita.
I Centri Antiviolenza sono realtà nate negli anni ’80, in seguito alle proteste femministe del Settanta, dopo lo sdoganamento e la denuncia della violenza domestica.
Il primo contatto della vittima avviene con operatrici qualificate. Dopo una prima valutazione telefonica si può fissare un colloquio individuale per studiare, insieme a delle esperte, un percorso personalizzato. In queste strutture, le persone in pericolo possono trovare l’aiuto di psicologi, avvocati, medici e le più varie categorie di professionisti per una consulenza e un aiuto pratico.
Qual è l’iter per rivolgersi ad un centro antiviolenza? Le opzioni sono diverse. La vittima può chiamare il 1522 – il cosiddetto Telefono Rosa – per ricevere un primo supporto ed essere messa in contatto con il centro più vicino; altrimenti può consultare il sito comecitrovi.women.it, dove è disponibile la mappatura dei CAV presenti sul territorio italiano.
Di recente le chiamate al 1522 sono aumentate, soprattutto da parte di ragazze sotto i 24 anni e delle donne sopra i 55. Nei primi 5 mesi del 2020 sono state 20.525 le donne che si sono rivolte ai CAV. Nell’8,6% dei casi, la violenza ha avuto origine da situazioni legate alla pandemia. I casi più comuni sono dovuti alla convivenza forzata, la perdita del lavoro da parte dell’autore della violenza o della donna.
I progetti del IX Municipio del Comune di Roma
Per conoscere meglio le iniziative dei Centri Antiviolenza noi di BRAVE abbiamo parlato con la Dottoressa Viviana De Rosa, psicoterapeuta e referente dell’Ordine degli Psicologi per il IX Municipio di Roma.
La Dottoressa De Rosa ci ha raccontato del progetto Network Territoriale, formato da una rete di psicologi presente nel Lazio con l’obiettivo di facilitare e consolidare il rapporto territoriale tra l’Ordine degli Psicologi, i cittadini e le Istituzioni. L’intento principale è quello di fornire supporto alla società tramite azioni solidali volontarie offerte da professionisti di vari settori. Sensibilizzazione e supporto sono le parole chiave dell’iniziativa Presenza e connessione, “uno spazio dove fermarsi per apprezzare la cura del proprio sé, attraverso la ridefinizione dei confini di connessione.” Gli incontri di Presenza e connessione si svolgono su prenotazione e sono completamente gratuiti.
Nel IX Municipio il Centro Antiviolenza offre supporto alle vittime di violenza e non solo. I soggetti che chiedono aiuto sono donne che hanno subito violenze e che hanno difficoltà a gestire la famiglia, il lavoro o una malattia. Ma ci sono anche persone che vivono momenti di profonda solitudine, a causa della pandemia o perché non più giovani e con difficoltà di inserimento nella società. In questo senso avere un supporto dalla propria realtà territoriale è senza dubbio fondamentale. La Dottoressa De Rosa ci ha raccontato che anche molti uomini si rivolgono al CAV, perché magari incapaci di gestire relazioni o perché a disagio a causa di traumi e malattie.
Il Centro Antiviolenza del IX Municipio è il protagonista del progetto “UNA DOTE PER LA NUOVA CASA”, un’iniziativa che prevede una serie di incontri gratuiti riservati alle donne. Il fine è quello di offrire supporto e sostegno a livello formativo e informativo.
Francesca Mazzini
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