Volodymyr Zelensky ha pubblicato su Facebook alcune foto della distruzione causata dai bombardamenti russi nelle città del Paese e un post in cui afferma:
“Gli occupanti saranno responsabili di tutto ciò che hanno fatto in Ucraina. Saranno responsabili di Bucha, Kramatorsk, Volnovakha, Okhtyrka. Per Gostomel e Borodyanka. Per Izyum, per Mariupol e tutte le altre città e comunità dell’Ucraina attaccate. Mai più”. Il presidente ucraino ha poi ribadito che l’Ucraina “non cederà mai il Donbass alla Russia, non possiamo perdere la battaglia per l’est del Paese”. Il leader ucraino ha poi rivolto un deciso messaggio agli Stati Uniti di Joe Biden: “Ci servono più armi adesso, non tra mesi. Non si può combattere un Paese che è venti volte il nostro solo con il carattere”.
Sempre più critica intanto la situazione a Mariupol. Un consigliere del sindaco della città portuale assediata, Petro Andriushchenko, ha detto che le forze russe hanno annunciato che da oggi Mariupol sarà chiusa in ingresso e in uscita e che gli uomini che resteranno in città “saranno controllati” per essere “ricollocati”. Un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato inoltre che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, per condurli “nel Donetsk occupato e nel Taganrog russo”.