Per la prima volta nella sua storia il Südtirol accede al campionato di Serie B, divenendo la prima squadra del Trentino-Alto Adige a raggiungere il secondo livello del calcio italiano. Gli uomini di Javorčić, con il 2-0 alla Triestina, firmano un’impresa che in pochi avrebbero pronosticato alla vigilia, mettendo alle loro spalle club del calibro di Padova, Feralpisalò, Renate e Triestina, che mai avevano nascosto il proprio obiettivo di tornare in cadetteria. I sudtirolesi, invece, hanno agito a fari spenti, dimostrando solo sul campo ciò a cui stavano aspirando, facendo subito il vuoto alle proprie spalle, con il solo Padova capace di metterli in difficoltà.
La storia del Südtirol, in breve
Per il Südtirol la conquista della Serie B altro non è che l’ultimo gradino di una grande scalata, partita nel 1977, anno della prima iscrizione al campionato di Terza Categoria con il nome di Sport Verein Milland, dopo i primi 3 anni di sola attività giovanile. Le tappe del percorso verso la serie cadetta sono molteplici e passano dalle promozioni in Seconda Categoria nel 1983, in Prima Categoria nel 1986 e in Eccellenza nella stagione ‘90/’91. Nel 1995, però, avviene una prima grande disfatta con la retrocessione in Promozione. È allora che avviene una rivoluzione: il SV Milland si scinde dalla “società madre” e cambia denominazione in F.C. Südtirol-Alto Adige. È la svolta: in 2 anni il Südtirol fa il doppio salto e raggiunge per la prima volta la Serie D.
Dopo altre 3 stagioni arriva la vittoria del Girone C, che comporta la prima storica promozione nel calcio professionistico, con l’iscrizione all’allora Serie C2. La C1, già denominata Lega Pro Prima Divisione, non tarderà ad arrivare, con la vittoria del Girone A della C2 nel 2010. L’anno successivo, tuttavia, arriva un’altra grande delusione: 17esimo posto in classifica, sconfitta nei playout e conseguente ritorno in Seconda Divisione. Sembra la fine di un sogno.
Il ripescaggio e la rincorsa alla Serie B
Nel calcio, però, serve anche la fortuna: Alessandria, Ravenna e Salernitana vengono escluse dal campionato e il Südtirol è quindi ripescato. La Serie B torna ad essere l’obiettivo, ma i biancorossi faticano a trovare continuità di risultati, alternando sconfitte nelle finali playoff a posizioni mediocri in classifica fino alla stagione ‘21/’22, quando il presidente Baumgartner e il tecnico Vecchi dicono addio alla squadra. Al loro posto Comper e Javorčić: non è uno stravolgimento vero e proprio, perché la squadra della scorsa stagione è tutto sommato riconfermata, ma dà comunque il via a una marcia trionfale.
Südtirol, la cronaca della promozione
La marcia verso la Serie B del Südtirol è iniziata già nelle prime uscite: le varie avversarie cominciano a lasciare punti per strada, mentre gli altoatesini restano imbattuti e si portano in testa alla giornata 11 grazie alla vittoria sul Mantova. La solidità difensiva messa in mostra nel girone d’andata dai ragazzi di Javorčić è qualcosa di fuori dal comune: solo 5gol subiti (saranno 9 a fine stagione), con la porta di Poluzzi che resta inviolata da settembre a novembre per un totale di 1019 minuti. Gli altoatesini, sempre in campo con il 4-3-1-2, continuano a macinare punti, senza subire quasi mai gol, raccogliendo anche il record di imbattibilità in campionato. Record che si interrompe alla 29esima giornata, con la sconfitta per 1-0 sul campo del Piacenza. È il segnale che dà il la alla rimonta del Padova, fino ad allora rimasto a distanza siderale.
Il testa a testa con il Padova
Con l’arrivo di Oddo in panchina, infatti, i veneti iniziano ad apparire come l’unica squadra capace di fermare il Südtirol, dimostrandolo chiaramente in occasione della finale di Coppa Italia di Serie C, vinta proprio dai biancoscudati (0-0 a Padova, 0-1 a Bolzano). Anche in campionato la squadra di Javorčić inizia a mancare qualche colpo, prima perdendo a Salò, poi pareggiando con il Lecco. A questo punto il distacco fra Padova e Südtirol si è ridotto da 10 a 2 sole lunghezze.
È così che si arriva allo scontro diretto della 37esima giornata, una sorta di finale di campionato. Come spesso accade in match del genere, la partita non è bella, le due squadre sono compatte, più attente a non commettere errori che a far male. Finisce 0-0. L’ultimo turno vede i veneti impegnati in casa contro la Virtus Verona, squadra di metà classifica, mentre gli altoatesini sono attesi dalla Triestina, in lotta per il quinto posto, al Rocco. All’Euganeo accade l’impensabile: gli ospiti vincono 2-1, rendendo “inutile” la grande vittoria del Südtirol sulla Triestina decisa dalla doppietta di Casiraghi ma legittimando ancor di più il trionfo di Galuppini e compagni.
Seguici su Facebook!
Autore: Alessandro Salvetti.
Crediti foto: pagina Facebook ufficiale FC Südtirol.