Benvenuti nel viaggio nel tempo di Metropolitan Today. Parleremo di una tragedia che ha segnato la storia d’Italia e l’immaginario collettivo. Il 4 maggio 1949 un areo si schiantava sulla collina di Superga ponendo fine alla leggenda del grande Torino. A questa drammatica tragedia è dedicata la puntata di oggi

Se si guarda indietro alla tragedia di Superga non si può non pensare al grande Torino. Quella incredible squadra italiana di calcio che dominò il nostro campionato per 5 anni. Una leggendaria epopea finita il 4 maggio del 1949 non sul campo ma in un tragico incidente areo in cui morirono 31 persone tra cui quasi tutta la squadra del Torino che all’epoca era anche la colonna portante della Nazionale. Si salvarono di quella mitica squadra l’infortunato Sauro Tomà e il portiere di riserva Renato Gandolfi a cui fu preferito il terzo portiere che non erano in volo. Il resto di quella leggendaria formazione era tutto su un aereo che li stava riportando a casa dopo un amichevole contro il Benfica

La tragedia di Superga, salvati dal destino

La tragedia di Superga, fonte Istituto Luce Cinecittà

La tragedia di Superga e la morte di 31 persone, tra cui la squadra del grande Torino, l’equipaggio e tre giornalisti segnò in modo indelebile un intero paese tanto che la nazionale si recò ai successivi mondiali in Brasile in nave. A parte i già citati Tomà e Gandolfi l’influenza salvò dalla morte anche l’allora presidente del Torino Ferruccio Novo. Si salvò perchè il Torino preferì assegnare il suo posto al giornalista Luigi Cavallero, il leggendario ex ct della nazionale Vittorio Pozzo a cui toccò il doloroso compito di indentificare le salme. Si salvò anche Tommaso Maestrelli, all’epoca calciatore della Roma ma invitato dal Torino per partecipare all’amichevole con il Benfica, perchè non riuscì a rinnovare il passaporto in tempo. Dopo la tragedia il Torino, che era in testa al campionato, fu proclamato vincitore del quinto scudetto consecutivo.

Altre ricorrenze importanti

Il nostro viaggio nel tempo continua con il 4 maggio 1861. Quel giorno il generale Manfredo Fanti decretò la nascita dell’esercito italiano. Facciamo un salto fino al 4 maggio 1944, quando a Monte Sant’Angelo si consumò un drammatico eccidio nazista in cui morirono 63 persone tra civili e partigiani. 5 anni dopo, il 4 maggio 1949, il governo italiano firmò l’accordo per l’ingresso dell’Italia nella Nato. Parliamo ora di spettacolo perchè il 4 maggio 1959 fu il giorno dei primi Grammy Award.

Il 4 maggio 1979 è invece il giorno di un primato importante perchè Margaret Thatcher diventò la prima donna ad essere nominata primo ministro del Regno unito. 11 anni dopo, il 4 maggio 1990, Nelson Mandela e Frederik Willem de Klerk firmarono il Groote Schuur Minute, un documento che segnò l’inizio dei negoziati per la fine dell’Apartheid. Andiamo ora al 4 maggio 2018 quando l‘Accademia svedese a causa di uno scandalo decise di non assegnare il Nobel alla letteratura che verrà poi assegnato insieme a quello del 2019 l’anno successivo. Concludiamo il nostro viaggio nel tempo con il 4 maggio del 2020 quando dopo 8 settimane di quarantena ha inizio in Italia la Fase 2.

Stefano Delle Cave