Attrice poliedrica, ballerina, cantante e icona di stile, Audrey Hepburn ha interpretato molti ruoli diventati cult. Gli anni in cui fu particolarmente attiva furono i ’50 e i ’60, e la sua attività non era solo attoriale ma anche sociale e umanitaria. È sicuramente una delle attrici più amate di sempre, modello di eleganza: sinuosa, esile, con lineamenti delicati e morbidi, grandi occhi da cerbiatto e un sorriso dolce e avvolgente. Ripercorriamo in ordine cronologico alcuni dei ruoli più memorabili della versatile e fortunata carriera dell’attrice britannica.

Dalla Principessa Anna ad Eliza Doolittle: i mille stili e i ruoli cult di Audrey Hepburn

Inizialmente la Hepburn voleva dedicarsi alla danza, ma la sua fisicità minuta l’ha allontanata dal suo sogno. Decise quindi di intraprendere la carriera recitativa che le ha fruttato molti premi e una posizione nell’olimpo degli attori più amati di tutti i tempi.

Primo grande successo fu il ruolo della Principessa Anna in “Vacanze Romane” (1953), con Gregory Peck. Inizialmente il ruolo era destinato ad Elizabeth Taylor, ma il regista William Wyler dopo il provino con Audrey, si innamorò della sua innocenza. La sua interpretazione di una principessa ribelle e malinconica le valse il suo primo ed unico Oscar nel 1954.

Il suo stile impeccabile e raffinato divenne iconico in seguito al film “Sabrina” (1954) di Billy Wilder. I vestiti della Hepburn furono realizzati su misura per lei dallo stilista Givenchy. Per questo film ottenne la seconda nomination agli Oscar ma non lo vinse.

In “Cenerentola a Parigi” (“Funny Face” del 1957) il regista Stanley Donen diede all’attrice l’opportunità di realizzare parzialmente il suo grande sogno: danzare. Nel film Audrey è affiancata da Fred Astaire ed insieme si cimentano in duetti canori e balletti. Anche per questo film i vestiti dell’attrice furono firmati Givenchy.

Senza ombra di dubbio il ruolo più cult e alter ego della stessa Hepburn, fu quello di Holly Golightly in “Colazione da Tiffany”. Holly è una donna forte, indipendente, restia alle relazioni, estroversa, una personalità complessa come quella di Audrey Hepburn.

Nel 1964 con “My Fair Lady”, Audrey interpretò Eliza Doolittle nel suo secondo musical, al posto di Julie Andrews ed Elizabeth Taylor. A differenza di “Cenerentola a Parigi” le parti cantate dell’attrice furono doppiate, solo alcune canzoni presentano la sua voce originale. Con questo film ottenne la candidatura ai Golden Globe e vinse il terzo David di Donatello. Ci ha lasciato troppo prematuramente a soli 63 anni, ma i suoi personaggi e la sua grazia vivranno per sempre.

Sara Cerullo