Il 26 maggio 1897 lo scrittore Bram Stoker pubblicava il romanzo epistolare Dracula, certamente il documento più celebre pervenutoci sulla figura del conte vampiro per eccellenza.
Tramite le lettere che formano una trama immortale, come solo l’amore sa essere, e sempre più incalzante, Stoker è riuscito a rendere affascinante la figura inquietante e temibile del vampiro, cambiando per sempre le sorti della letteratura e dell’immaginario orrorifico mondiale.
A cosa si è ispirato Bram Stoker per il suo Dracula?
L’ispirazione più nota è, ovviamente, Vlad III Tepes, imperatore della Valacchia, celebre per il suo sadismo. Ma forse non tutti sanno che la figura del vampiro esisteva già in letteratura: merito di John William Polidori, che nel 1819 scrisse il racconto Il vampiro (nella stessa sera in cui una certa Mary Shelley creò Frankenstein).
C’è anche chi sostiene che Bram Stoker, per la stesura di Dracula, si sia ispirato al decesso della giovane Mercy L. Browne, avvenuto nel 1892 secondo le stesse modalità che portarono alla morte, qualche anno prima, la madre e la sorella. Attorno a quella che in realtà era semplice ignoranza in materia di medicina (tutte e tre, infatti, erano malate di tubercolosi), si creò un vero e proprio panico generale, che portò i membri più in vista della cittadina di Exeter a riesumare il cadavere della ragazza. Con loro orrore, il corpo era intatto, e si fece presto a pensare che fosse una non morta.
La figura del vampiro è inoltre diffusa da secoli nel folklore dei paesi di tutto il mondo. Tantissimi sono i miti e le leggende che narrano di figure con caratteristiche analoghe a quelle dei vampiri come li conosciamo oggi.
Dracula nella cultura di massa
Ovviamente la figura di Dracula non poteva rimanere isolata nel mondo della letteratura: tantissimi, infatti, i riferimenti cinematografici. Il conte è stato interpretato a più riprese da diversi attori celebri in film che sono diventati dei cult, per un totale di oltre 160 film in cui compare come protagonista.
Non possiamo non citare Bela Lugosi prima e Christopher Lee poi; un riferimento che non può mancare è quello a Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola, e anche la saga “spin-off” Van Helsing, dedicata al celeberrimo professore di filosofia e cacciatore di vampiri olandese.
Chiara Cozzi