ll leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è apparso lunedì sera a un evento a Treviglio. Ed ha affrontato il tema della guerra russo-ucraina. Si è detto rammaricato per le conseguenze dovute ad una condotta politica dei leader attuali non proprio esemplare. Insomma dei chiari messaggi a Joe Biden e alla Nato. Ma non solo, anche una presa di posizione sull’invio delle armi all’Ucraina, che per Berlusconi significa di fatto essere in guerra.

Le parole di Berlusconi sulla guerra

Lunedì sera Silvio Berlusconi è tornato a sorpresa su un palco per un’iniziativa di Forza Italia a Treviglio, prendendo posizione sull’invasione da parte della Russia. Dopo la condanna dell’operazione militare del suo “amico” Vladimir Putin, l’ex presidente del Consiglio ha criticato i leader occidentali.

“Non abbiano un leader nel mondo, e allo stesso modo non abbiamo un leader in Europa. Quello che dovrebbe essere un leader mondiale e che doveva avvicinare Putin al tavolo della mediazione gli ha dato del criminale di guerra e gli ha detto di andare via dal governo russo per andare in galera. Anche un altro (leader), il segretario della Nato Stoltemberg ha detto che l’Ucraina mai più sarà sotto la Russia e che anche le due repubbliche del Donbass non avranno mai riconosciuta la loro indipendenza. Capirete che con queste premesse Putin è lontano dal sedersi ad un tavolo di negoziazione”.

Silvio Berlusconi poi non si è fermato qui perché ha continuato dicendo:

“Temo che questa guerra continuerà a lungo. Siamo in guerra anche noi, perchè gli mandiamo le armi. Dopo quelle leggere, mi dicono, manderemo cannoni e carri armati e per questo avremo dei forti ritorni delle sanzioni imposte alla Russia sulla nostra economia, e ci saranno danni ancora più gravi in Africa e allora è possibile che si formino delle ondate di profughi, e questo è un pericolo derivante dalla guerra in Ucraina. Bisogna pensare a qualcosa di eccezionale per far smettere a Putin la guerra”

Matteo Salvatore