Brutto incidente: un’auto che era parcheggiata sfonda il cancello di un asilo all’Aquila travolgendo sei bambini, uccidendone uno e ferendone cinque.
Incidente all’Aquila: “Sei bambini sono stati travolti dall’auto e per uno di loro non c’è stato nulla da fare”
Una macchina ha travolto l’asilo mentre i bambini giocavano tra scivoli e giostre. Erano tutti bambini tra i quattro e i cinque anni ed in un manciata di secondo la Volkswagen passat station wagon era all’interno del cortile solo in parte frenata da un’inferriata esterna.
Sei bambini sono stati travolti e per uno di loro, Tommaso, non c’è stato nulla da fare. Nonostante la rianimazione sul posto e poi le cure in ospedale, non ce l’ha fatta, aveva solo quattro anni, era nato nel 2018. Racconta una mamma che “Tommaso era dolcissimo ho ancora davanti l’immagine di lui e mia figlia che escono insieme dall’asilo abbracciati e sorridenti”.
Anche altre due bambine, sempre di 4 anni, sono ricoverate al «Gemelli» di Roma. Una ha una frattura all’osso temporale, è stabile e respira spontaneamente, ma è in prognosi riservata. L’altra è in condizioni non gravi, come confermato da una Tac. Un altro piccolo è al «Bambin Gesù» con un trauma toracico e prognosi riservata. Due gemellini invece sono sotto osservazione a L’Aquila.
L’auto non aveva nessuno alla guida, ma dentro c’era un bambino di 11 anni
L’auto non aveva nessuno alla guida, era di una mamma appena scesa per andare a prendere il figlio che frequenta lo stesso asilo: il Primo maggio che fa parte dell’istituto comprensivo Mazzini a Pile, frazione de L’Aquila. L’auto era stata parcheggiata in un rampa in discesa, all’interno dello stesso istituto. Improvvisamente, per cause che non è stato ancora possibile confermare, si è sbloccato il freno a mano e la macchina ha preso velocità per i circa venti metri della discesa, distruggendo la recinzione esterna che poi ha toccato i bambini.
A bordo dell’auto era rimasto un figlio della donna di 11 anni e ciò ha fatto pensare che sia stato lui a sbloccare il freno a mano, facendo scivolare l’auto per la discesa, però è un particolare che al momento non viene confermato dagli uomini della Squadra mobile che coordinano le indagini.
“Sembrava un girone dantesco”
In pochi secondi attorno all’asilo è scoppiato il panico tra le urla dei bambini e genitori terrorizzati. Racconta un papà: “Sembrava un girone dantesco, ambulanze, sirene e tutti quei bimbi in lacrime, con gli insegnanti che cercavano di calmarli“, sconvolto anche lui dall’accaduto.
Sul posto sono intervenute ambulanze, Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri e Vigili urbani. Al momento dell’incidente c’erano una decina di bambini nel giardino della scuola: alcuni sono sotto choc, altri si sono graffiati mentre fuggivano.
Racconta una maestra che: “Ho visto un bimbo sotto le ruote dell’auto”, i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per liberare alcuni dei piccoli incastrati tra il frontale dell’auto e la recinzione. C’erano anche delle mamme che raccontavano che alcuni dei propri figli si sono salvati, ad esempio una ha affermato che la figlia si è salvata “perché in quel momento era dentro la casetta in plastica in cortile”.
La donna proprietaria della macchina è indagata per omicidio stradale
Gli inquirenti hanno ascoltato i primi testimoni e in serata negli uffici della Mobile è stata convocata, alla presenza di un legale, la proprietaria dell’auto e il figlio. La donna è ora indagata per omicidio stradale.
Sul posto anche la dirigente del comprensivo Mazzini Monia Lai, sotto choc: “Non ho nulla da dire, per ora ho delle famiglie da supportare“.
“Mi stringo al dolore delle famiglie” annuncia il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, mentre il sindaco de L’Aquila ha interrotto la campagna elettorale per le amministrative. “Non riesco a trovare le parole — dice Pierluigi Biondi — per esprimere tutto il mio dolore”
Sull’incidente è intervenuto anche Marco Marsilio, il presidente della Regione Abruzzo: “Siamo tutti sconvolti e vicini al dolore delle famiglie. Speriamo che questa tragedia non si aggravi, siamo in contatto con i sanitari per seguire costantemente l’evolversi della situazione. Abbiamo appreso questa tragica notizia paradossalmente mentre stavamo festeggiando il primo bambino nato a Fontecchio, nelle aree interne, dopo l’approvazione della legge sullo spopolamento”.
Valeria Muratori