Una tragedia quella avvenuta nei pressi del ghiacciaio situato tra la Svizzera e l’Italia, Grand Combin. Il crollo difatti ha causato le morti di un quarantenne francese e di un sessantacinquenne spagnolo. I nove feriti invece sono stati ricoverati all’ospedale di Sion.
Grand Combin, il racconto della tragedia
Alle 6.20 l’allarme avvisa di alcuni blocchi sul versante svizzero dell’altura, che divide la regione della Valle D’Aosta dal cantone Vallese.
Il crollo ha coinvolto diciassette individui, mentre nel frattempo si sta provvedendo ad evacuare più persone possibili dai centri abitati.
La caduta, secondo il direttore del Soccorso alpino valdostano (Sav), può essere causata dal caldo eccessivo primaverile, che quest’estate arriverà a temperature mai viste prima. Il Sav si era già messo a disposizione con i propri elicotteri ma dalla Svizzera per ora non si richiede supporto.
Finora sappiamo solo che i seracchi, formazioni tipiche generate dall’apertura di crepacci, sono piombati da 3.4000 metri di quota, nella zona di Plateau du Déjeuner.
Tale apertura, come poi si è rivelata, può essere molto pericolosa anche per i cittadini limitrofi e purtroppo a differenza delle valanghe è assai difficile da prevedere, poiché dipesa da meccanismi che regolano lo stato di equilibrio.
Edoardo Baldoni